Capitale della cultura. Dei soldi del ministero a Mantova per ora solo le briciole

Sono passati 5 anni: al Comune arrivati solo 88mila euro.  L’assessore Buvoli: «I fondi sono frenati dalla burocrazia»

MANTOVA. Ormai sono passati cinque anni dai fasti di Mantova capitale della Cultura, ma il milione di euro promesso al Comune dal ministero per i beni culturali come sostegno all’iniziativa non è ancora arrivato. O meglio, ne è arrivata solo una minima parte, 88mila euro. Della restante somma, nessuna traccia.

È quanto risulta dal consuntivo 2020 del Comune. Alla voce “principali contributi” ricevuti durante l’anno figura proprio quello arrivato dal «Mibact per Mantova capitale della Cultura». Eravamo rimasti alla prima tranche di 40mila erogati dal ministero nel febbraio dello scorso anno, poi più nulla. C’era solo la fiduciosa attesa del vicesindaco, nonché assessore al bilancio, Giovanni Buvoli che contava su un’altra fetta di 60mila euro entro l’anno. Sono passati i mesi e la seconda tranche è arrivata davvero nelle casse di Via Roma, ma non nella consistenza che si sperava: 48mila invece di 60mila. Un calcolo viene subito spontaneo, tra il serio e il faceto: a questi ritmi il ministero impiegherà almeno undici anni per erogare il milione promesso.

«Le altre città capitali della cultura dopo di noi sono nelle stesse condizioni sul fronte dei finanziamenti ministeriali» si consola Buvoli. E spiega: «Ogni anno continuiamo a ripetere nel nostro bilancio il contributo di un milione dal ministero come credito. La nostra ragioneria ha pure sollecitato il ministero, chiedendo anche spiegazioni circa il ritardo; da Roma hanno risposto di essere indietro con tutti i pagamenti anche alle città che sono state capitali della cultura dopo di noi. Visto che Mantova è stata la prima speriamo che sia anche la prima a ricevere tutti i soldi».

È la burocrazia, verrebbe da dire. Senonché, Mantova negli ultimi anni non è stata dimenticata dal governo nazionale visto che ha ricevuto importanti finanziamenti, ultimo dei quali i 6,5 milioni per la tutela dell’antico cimitero ebraico di San Nicolò. Il vicesindaco ne è consapevole «e per questo – dice – non ci lamentiamo. Solo che ci sembra strano che una somma accertata già nel 2016 sia stata pagata finora solo in minima parte. Non capiamo il perché».

Quel milione di euro era stato autorizzato dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, nella seduta del 10 luglio 2017, assieme al milione concesso a Pistoia, la città che sarebbe stata capitale italiana della Cultura dopo Mantova. Quei due milioni derivavano dal Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014- 2020 e, registrati alla Corte dei Conti il 9 ottobre 2017, erano stati assegnati per «finanziare programmi di eventi e iniziative culturali a valenza nazionale e internazionale, di alto livello culturale, scientifico e artistico e storico» delle due città.