Mantova, schiacciata da un albero: ai parenti oltre un milione di euro

Il risarcimento per la donna di 57 anni morta nel 2016 nel quartiere Due Pini: la causa non fu il vento

MANTOVA. La famiglia di Pavlina Hirapi, la donna di origini albanesi di 57 anni schiacciata e uccisa da un albero caduto sulla sua auto nel giugno del 2016 nel quartiere Due Pini, in via Val d’Ossola, è stata risarcita. Un milione e 200mila euro la somma sborsata: il 95 per cento dall’assicurazione di Tea e il rimanente 5 per cento dal Comune di Mantova. Sono stati liquidati, alla fine dello scorso anno, il marito della vittima, i due figli, il fratello, un nipotino e i genitori.

Sul tragico episodio la procura aveva aperto un’inchiesta che non aveva rilevato responsabilità penali e si era chiusa con un’archiviazione. La famiglia di Pavlina Hirapi, però, non si era data per vinta e aveva promosso un ricorso per l’accertamento tecnico preventivo al tribunale, affinché venisse verificato e confermato, da un perito nominato dal giudice, lo stato dell’albero prima del cedimento. Ebbene, dalla verifica era emerso che la pianta presentava uno stato di degrado visibile anche prima del crollo, in particolare alle radici. Inoltre era stato accertato che la pianta era molto alta (almeno una trentina di metri) e il fusto asimmetrico con una forte inclinazione verso la strada. E che, infine, l’area verde era piana e depressa tanto che l’acqua vi defluiva in modo costante.

Altro particolare molto importante era rappresentato dalle condizioni meteo. In un primo momento si era pensato che a causare il cedimento dell’albero fosse stato il forte vento che spirava in quelle ore e il maltempo del giorno prima. Non è così. Gli esperti avevano accertato che la forza del vento non era stata eccezionale ma nella norma e che quindi non poteva considerarsi la causa del tragico cedimento. Di fronte all’esito di quella perizia i familiari della vittima avevano presentato, attraverso l’avvocato Claudio Arria, la richiesta di risarcimento, infine accolta.