L’addio delle suore: il paese spera ancora in un ripensamento

Pegognaga

La notizia che le Suore Sacramentine, che hanno svolto per 84 anni un’encomiabile attività pastorale, educativa e aggregativa per generazioni di pegognaghesi, dovranno lasciare il paese si è diffusa con eccezionale rapidità nelle istituzioni e in tutti gli strati della società indipendentemente dalla fede religiosa. Rispetto alla scelta, che appare definitiva, comunicata dalla Congregazione tramite una lettera della generalizia dell’ordine religioso bergamasco madre Maria Gambirasio indirizzata al vescovo di Mantova e al parroco e letta in chiesa da don Flavio Savasi, il sindaco Matteo Zilocchi ha affermato che occorre rispettare e tenere conto delle valutazioni espresse dalla Congregazione. «Personalmente e non solo come sindaco – ha ribadito Zilocchi – mi auguro che ci possa essere un ulteriore ripensamento per il valore affettivo e sociale che lega tutta la comunità alle nostre suore. Per quello che potesse o dovesse servire mi metto a disposizione per trovare una possibile soluzione».

Profonda tristezza e rammarico per l’annunciata partenza delle Suore è stata espressa dal circolo del Partito Democratico. «Il legame tra le nostre suore e Pegognaga è molto profondo – recita il comunicato – è un legame che si è protratto e irrobustito sempre più col passare degli anni grazie all’impegno, alle attività, alle disponibilità e alla generosità che le suore hanno donato al paese. Da intere generazioni sono un solido punto di riferimento. Già qualche anno fa, l’Ordine decise il trasferimento delle nostre suore a Bergamo. La mobilitazione che allora si produsse fece rivedere la scelta. Oggi non sappiamo se quelle condizioni vi siano o meno. Per noi, col dovuto rispetto per la decisione assunta dall’Ordine, il tentativo va fatto. Ci mettiamo a disposizione di qualsiasi iniziativa che dovesse essere intrapresa a Pegognaga e che abbia come obiettivo la permanenza nella nostra comunità delle suore Sacramentine».

Sui social si sono registrati centinaia di post come reazione alla notizia della partenza delle Suore da Pegognaga, una corale manifestazione di sconcerto misto a profondi sentimenti di gratitudine, vicinanza e riconoscenza. —