I professionisti della bellezza: «Vaccinate subito anche noi»

Acconciatori ed estetiste chiedono di far parte  delle classi prioritarie Confcommercio: «Situazione drammatica, fateci riaprire» 

MANTOVA

Oltre il danno anche la beffa. E’ l’amara constatazione degli operatori del settore benessere: acconciatori, estetisti e tatuatori, insomma professionisti della bellezza, che in provincia di Mantova superano il migliaio e che in Confcommercio trovano oggi una nuova rappresentanza con l’associazione Bellezza & Benessere, guidata d Massimo Mazzola.

«Nel 2020 saloni di bellezza e centri estetici hanno registrato perdite che vanno dal 20 al 30%, cali importanti di fatturato dovuti alle chiusure imposte dai vari lockdown e dalla mancanza quasi totale di cerimonie, matrimoni, cresime, eventi, insomma tutte quelle occasioni speciali che ci danno da lavorare» commenta Mazzola.

«Con queste range di perdite non abbiamo avuto accesso, e nemmeno lo avremo con il decreto Sostegni, ai contributi a fondo perduto: abbiamo perso e parecchio, ma non abbastanza per lo Stato. Una beffa. Molti di noi in questi mesi hanno attinto a risorse personali immettendole nella propria attività, pur di resistere. Il rischio, più reale che ipotetico, è che quando finirà il blocco dei licenziamenti molti operatori siano costretti alla dolorosa scelta di rinunciare a parte dei propri collaboratori, e questo è ingiusto e dannoso per tutti».

Sul fronte abusivismo Mazzola ritiene che sia «una piaga contro cui lottiamo da annidi, ma il contrasto è difficile perché mancano i mezzi e gli strumenti: come si fa a verificare se in un’abitazione privata si sta facendo una piega o un trattamento estetico esercitando abusivamente la nostra professione?»

E sul futuro non resta che affidarsi ad una speranza: «Auspichiamo una riapertura il prima possibile – afferma – siamo in una situazione di grande difficoltà, anche perché questa sarà la seconda Pasqua in lockdown, periodo che per acconciatori ed estetisti, vale fino al 5% di fatturato. L’obiettivo del nuovo gruppo è creare una rete affiatata di operatori del nostro settore per un aggiornamento tempestivo sulle novità, confronti costanti, economie di scale e difesa delle nostre istanze. Infine chiediamo un’accelerazione delle vaccinazioni: la nostra categoria è in costante e strettissimo contatto con la clientela, dopo le classi prioritarie vorremmo essere protetti anche noi». —

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