La promessa di Fontana e Moratti «Campagna massiva dal 13 aprile»

Ma servono dosi e personale. Ok dal 70% dei medici di base: da tempo aspettiamo una chiamata 

mantova

«La campagna vaccinale massiva in Lombardia inizierà il 13 o il 14 aprile». Lo ha promesso il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel corso della conferenza stampa del commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo e del numero uno della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, al termine della visita della macchina vaccinale in Lombardia. «Il portale di Poste partirà nei primi giorni di aprile – ha aggiunto il governatore – la vaccinazione massiva inizierà quando avremo a disposizione il portale di Poste Italiane, gli hub vaccinali previsti e, naturalmente, un numero di vaccini congruo».

L’annuncio di Fontana arriva due giorni prima dell’apertura del maxi polo vaccinale La Favorita, a Mantova, dove sabato inizieranno le somministrazioni su larga scala: previste mille iniezioni al giorno nella fase iniziale e duemila a regime. Ovviamente sempre in base alla disponibilità dei vaccini: le ultime dosi arrivate a Mantova sono le 4.680 consegnate alla farmacia del Poma martedì mattina. C’è dunque da correre veloci, visto che proprio ieri l’assessore regionale al welfare Letizia Moratti ha specificato che «le vaccinazioni degli ultra ottantenni finiranno l’11 aprile».

Ma per la vaccinazione di massa serve personale. I farmacisti, a quanto pare, a Mantova entreranno in gioco tra un mese e i medici di medicina generale non si sa ancora quando. Il 70 per cento dei medici di famiglia della provincia ha dato la disponibilità ad aiutare la campagna vaccinale in corso. Un esercito che fino alla settimana scorsa era arrivato a centocinquanta adesioni e che negli ultimi giorni sta viaggiando intorno a duecento.

Ma i camici bianchi di famiglia non sono ancora entrati a far parte della schiera dei vaccinatori di massa. Solo due gruppi, composti da una decina di medici, hanno avviato una fase sperimentale attraverso la quale somministrano a domicilio le dosi a over 80 fragili e non trasportabili.

La dottoressa Doriana Bertazzo, segretario provinciale della Fimmg (federazione medici di medicina generale) non usa giri di parole: «Noi medici di medicina generale siamo in attesa si una chiamata da tempo e nel frattempo facciamo vaccinazioni domiciliari ai pazienti selezionati con il contagocce. Siamo abbondantemente più di 150 che hanno dato la disponibilità, alcuni medici non hanno aderito immediatamente perché non vedevano chiara la situazione, ma anche quelli meno convinti stanno aderendo perché è talmente importante vaccinare che sono disposti a prendersi la responsabilità di quello che fanno. Noi intanto stiamo procedendo con le vaccinazioni domiciliari e finiremo subito dopo Pasqua. Successivamente se ci chiameranno vaccineremo dove possibile negli ambulatori ma preferibilmente negli hub organizzati. Però ci sono ancora alcune criticità da superare di natura sindacale. Per il resto per ora non aggiungo…