In periodo di pandemia il raggiro corre sul web: i carabinieri denunciano 10 truffatori

MANTOVA. Di tutto e di più: mobili, playstation, apparecchiature di vario tipo, contratti assicurativi e cellulari. E tutto con l’inganno, sfruttando la buona fede. Ma dietro l’acquisto o la vendita sul web a volte si nascondono dei veri truffatori.

Ad alcuni di loro è però andata male: da inizio mese le stazioni carabinieri della compagnia di Mantova hanno denunciato dieci persone per i reati di truffa e frode informatica. Ad incidere sull’incremento di questi reati sono senza dubbio la chiusura fisica dei negozi e le limitazioni negli spostamenti legati al rispetto della normativa anti covid. E gli acquisti online sono di conseguenza aumentati in modo esponenziale attirando l’interesse dei truffatori.

Le vittime degli ultimi raggini online sono tutte residenti nella provincia di Mantova, che dopo sfruttato la comodità e le relative potenzialità della rete, una volta subito il danno, si sono rivolte ai carabinieri di Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Curtatone, Roncoferraro, Roverbella e San Giorgio Bigarello per denunciare i singoli episodi.

IL TRUCCO DEL BANCOMAT

Il caso più eclatante è capitato ad un 35enne di Porto Mantovano che anziché acquistare voleva vendere e liberarsi di un compressore. Dopo aver inserito l’annuncio su una delle piattaforme più famose per la compravendita online, è stato contattato da un utente che, fingendosi interessato all’acquisto, gli ha proposto un nuovo metodo di pagamento alternativo invitandolo a recarsi presso uno sportello bancomat. La vittima, davanti allo sportello ATM e in costante contatto telefonico, ha imprudentemente seguito tutte le indicazioni fornite disponendo in realtà dei bonifici in uscita sulla carta prepagata del truffatore che, facendo ripetere per ben sei volte l’operazione asserendo che non fosse andata a buon fine, ha invece ricevuto la somma complessiva di quasi 2.500 euro. Non appena il truffato ha capito di essere stato raggirato a nulla sono valse le continue chiamate al malvivente per riottenere la propria somma. Ma a risalire alle generalità ci hanno pensato i carabinieri denunciando un 40enne padovano con numerosi precedenti analoghi reati alle spalle.

IL FINTO CONTRATTO ASSICURATIVO

Fa riflettere il caso di un uomo residente a Roverbella che ha scoperto di aver ricevuto un certificato assicurativo falso solo a seguito di un banale incidente stradale. Qualche mese prima, sperando di riuscire a risparmiare qualche decina di euro sulla polizza Rca, aveva deciso di consultare alcuni portali online per la ricerca del preventivo migliore fornendo anche il proprio numero di telefono e consentendo il trattamento dei propri dati personali. A distanza di qualche giorno è stato contattato da una donna gentile e cortese che, fingendosi broker assicurativo, gli ha proposto e finalizzato una polizza che si aggirava sui 300 euro. I militari, grazie alla paziente e accurata ricostruzione del flusso finanziario e all’acquisizione della relativa documentazione, sono stati in grado di risalire a una donna napoletana, 49enne, che vanta un curriculum criminale di tutto rispetto

LA PASSIONE DEI MOBILI USATI

A cadere nella rete anche un 49enne residente a Curtatone che, convinto…