Castiglione, caso Indecast-Ferrari: al consigliere chiesti 50mila euro per danni

Acceso confronto in consiglio sulla querelle. Caristia attacca: «Un fatto grave, è arroganza». Il sindaco: «L’azienda ha il diritto di difendersi»

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Botta e risposta nella seduta del 29 marzo sulla questione della querelle fra Indecast e il consigliere comunale Nicola Ferrari. La controllata del Comune, infatti, ha avviato un procedimento civile contro il consigliere comunale e, si apprende ora dalla discussione, c’è anche una richiesta di danni pari a 50mila euro.

Nell’interpellanza il capogruppo Caristia ha chiesto «se Indecast abbia preventivamente informato il Comune dell’intenzione di promuovere il giudizio contro il consigliere; se l’amministrazione, analogamente a quanto avrebbe fatto prima di promuovere essa stessa un giudizio per risarcimento del danno all’immagine, abbia valutato quanto affermato da Indecast e l’amministrazione comunale abbia regolamentato il “controllo analogo” sulla persona giuridica controllata e se ritenga che, così come per i propri uffici e servizi, sia importante anche il controllo “contestuale” soprattutto, in relazione ad atti della società che potrebbero incidere sul suo patrimonio, con possibili danni erariali da parte dei suoi amministratori, e anche ricadute sul bilancio comunale».

Il sindaco Enrico Volpi, riservandosi anche di rispondere in modo puntuale in forma scritta, ha voluto comunque ricordare che «Indecast è un’azienda sul mercato e ha il diritto di difendersi; allo stesso tempo l’amministratore unico può agire in modo autonomo. Inoltre, ricordo che sono stato informato verbalmente da Indecast sulla decisione presa e, allo stesso tempo, la citazione si riferisce a quanto Ferrari ha affermato sulla stampa e sui social, e non per quello che ha detto in consiglio comunale. Questa aula non è un tribunale e attendiamo dunque le decisioni degli organi competenti».

Nella replica, Caristia ha ricordato che «questo è un fatto grave, mai accaduto in tanti anni di dibattiti e discussioni, anche dure. Quello che è successo è segno di arroganza». C’è spazio anche per una discussione sulla questione degli operai denunciati dalla Guardia di finanza. Il sindaco, su domanda di Caristia, ricorda che «le indagini sono in corso, se ci saranno responsabilità nella catena di comando gli organi competenti agiranno di conseguenza».