Coronavirus, Corneliani Mantova avvia la produzione di mascherine: le

MANTOVA. Alla Corneliani è partita la produzione di mascherine per l’emergenza coronavirus annunciata la scorsa settimana alla Gazzetta di Mantova dall’amministratore delegato Giorgio Brandazza. Ottenuta la deroga al decreto governativo blocca-fabbriche dalla prefettura (la casa di moda era stata tra le prime aziende mantovane a chiudere i battenti di sua iniziativa già il 12 marzo) limitata a questo tipo di attività, conclusi gli studi di fattibilità e arrivate le necessarie garanzie dai test universitari eseguiti sui campioni di materiale, i primi prototipi sono stati realizzati già a inizio settimana. E tra l’8 e il 9 aprile la produzione è entrata nel vivo con circa una ventina di dipendenti richiamati al lavoro in due tempi (una decina mercoledì 8 e un’altra decina per la giornata di ieri 9 aprile) dalla cassa integrazione di nove settimane chiesta dall’azienda per l’emergenza Covid-19. In base a quanto è stato possibile sapere sarebbero già state prodotte le prime mille mascherine in tessuto non tessuto.

A questa mini-linea si affiancherà presto, forse già a partire da dopo Pasqua, la seconda dedicata alla produzione di camici monouso per la quale saranno richiamati in stabilimento altri dipendenti di via Panizza. Come spiegato dall’amministratore delegato nell’intervista al nostro giornale si tratta di dispositivi di protezione individuale destinati a uso sanitario e alla protezione civile.

Dal 12 marzo il Politecnico di Milano ha dato il via al progetto PoliMask per fornire un supporto alla Regione Lombardia nella creazione di una filiera di produzione locale di mascherine chirurgiche, maschere Ffp2 e Ffp3 per uso sanitario, camici protettivi per gli operatori e altri dispositivi di protezione.

E Corneliani, come altre griffe dell’alta moda ferme a causa dell’emergenza sanitaria, alcune settimane fa si era messa spontaneamente in contatto, tramite il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, con le autorità sanitarie locali offrendo la propria disponibilità per la produzione di Dpi necessari negli ospedali mantovani e italiani. Nel frattempo l’azienda ha avviato in questo mese la realizzazione di mascherine anche nel suo stabilimento in Slovacchia con la previsione di una produzione di un milione di pezzi da mettere a disposizione della protezione civile del Paese.