Padova, per la rincorsa al Mantova serve ben altro carattere

Strappo forse decisivo dei virgiliani, la squadra di Torrente attraversa un momento di appannamento generale e i nuovi per adesso non incidono

La serata dell’Euganeo si chiude con qualche fischio, tanti mugugni e poi una pioggia di commenti negativi sulle pagine social. Si è consumato nel week-end, forse, lo strappo definitivo del Mantova, che non accenna a rallentare e che si avvia verso il traguardo, con la consapevolezza di non avere alle spalle rivali credibili. Anche il Padova si è inceppato, la super squadra plasmata da Torrente dal ritiro estivo, imbattuta nel girone di andata e perfettamente mentalizzata sull’obiettivo ora sembra, intimamente, non crederci più. Qualche segnale che bisogna intervenire su questo (speriamo provvisorio) disallineamento? Balla la difesa (vero baluardo costruito dall’allenatore), meno impeccabile nei movimenti, i cambi non risultano più efficaci (discorso che vale per le ultime partite), lo spirito in generale è meno battagliero. I nuovi acquisti portano qualità ed esperienza ma devono calarsi in fretta in questa nuova sfida. Per carità, siamo tutti consapevoli che non è facile tenere vivo il fuoco della motivazione quando la squadra che ti precede tiene un ritmo forsennato e spesso gioca (e vince) prima di te, ma il rischio di un crollo di rendimento è dietro l’angolo e il Padova non se lo può permettere, avendo probabilmente da giocare anche la coda playoff. C’è da fare quadrato e assumersi tutti le proprie responsabilità, ieri nel post partita Torrente si è in qualche modo “chiamato fuori”, puntando il dito contro la brutta serata di alcuni suoi interpreti. Il calendario non aiuta: nel turno infrasettimanale biancoscudati impegnati in trasferta contro la Pro Patra vera rivelazione del girone di ritorno (16 punti nel 2024!) e Mantova contro il fanalino di coda Alessandria che in classifica ha solo 14 punti.