Elezioni a Suzzara, M5S: «Con il centrosinistra convergenza nata da tempo»

«Alessandro Guastalli ha da subito rappresentato per noi il candidato ideale: dopo due mandati da assessore, ha maturato l’esperienza giusta e una conoscenza approfondita dei problemi del nostro territorio».

Così ha esordito Stefano Rosselli, attuale capogruppo del M5S in consiglio a Suzzara, che ieri, alla caffetteria “Agorà”, insieme ad altri simpatizzanti, ha ufficializzato il sostegno del M5S al candidato sindaco del Pd. «L’entrata nella coalizione del centrosinistra rappresenta la naturale evoluzione di un processo che ci ha visto sempre, seppur all’opposizione, rivestire un ruolo propositivo – ha detto Rosselli – Ne sono la testimonianza le numerose proposte avanzate dal M5S e approvate dal consiglio comunale in questi anni».

Il lavoro sul territorio

Rosselli ha ricordato che, insieme alla maggioranza di centrosinistra, il M5S ha collaborato per individuare dei possibili interventi per il territorio. «Attingendo a fondi regionali grazie all’impegno del nostro consigliere regionale Andrea Fiasconaro e del nostro gruppo consiliare – ha continuato – siamo riusciti a ottenere un contributo dalla Regione di un milione di euro, che ha permesso all’amministrazione comunale di acquisire la sede di Socialis e di un immobile adiacente, che in futuro potrebbe divenire un centro ricreativo per i giovani e le famiglie, oltre a realizzare la pista ciclabile per il Parco di San Colombano». In seguito, la collaborazione è proseguita per la campagna elettorale a favore della fusione Suzzara-Motteggiana e nella raccolta firme a favore del ritorno a una gestione pubblica dell’ospedale di Suzzara.

Gli obiettivi

Ora il M5S ha scelto di proseguire su questa strada insieme alle forze del centrosinistra suzzarese con un nuovo obiettivo nel mirino: «Intendiamo costruire e attuare, come forza di governo, una nuova visione della nostra città, che si traduca in una prospettiva di sviluppo sostenibile, che recuperi a partire dal centro storico, quell’attrattività che in parte ha perso, che valorizzi le eccellenze del suo territorio e intercetti i bisogni delle fasce più deboli della popolazione».