Calcio Serie C – Il Mantova fa il pieno… di multe. Piccoli ai tifosi: “Adesso

MANTOVA L’ultima è arrivata ieri: 800 euro per aver divelto e danneggiato alcuni seggiolini dello stadio di Sesto San Giovanni, e per il lancio di un fumogeno in campo poco dopo la fine della partita. Da inizio campionato fanno 13.300 euro: a tanto ammonta l’importo delle multe comminate al Mantova per le intemperanze dei propri tifosi. Il campionario comprende: esplosione di petardi, cori oltraggiosi verso istituzioni calcistiche e forze dell’ordine, danneggiamento dei servizi igienici. Per il presidente biancorosso Filippo Piccoli la misura è colma. E l’ha dichiarato senza mezzi termini a margine dell’incontro avvenuto ieri in Comune per la questione stadio.
«Proprio durante la riunione – racconta – abbiamo ricevuto la notifica dell’ennesima sanzione. La scorsa settimana, tramite Pec, il Padova ci ha chiesto il risarcimento per il danneggiamento delle serpentine dello stadio. Mi sembra si sia oltrepassato il limite. Ho chiesto un dialogo e ho trovato un muro davanti. Sono mesi che provo a parlare con qualche responsabile della tifoseria, ma mi è stato risposto ironicamente che tanto le multe le posso scaricare dalle tasse. Ne prendo atto e agirò di conseguenza». Il che significa la seguente conclusione: «Io continuerò a pagare le multe. Ma i tifosi sappiano che questi soldi che mi vengono chiesti a causa dei loro comportamenti sono soldi che togliamo agli investimenti per il futuro del Mantova».
Piccoli ripete più volte con fermezza questo concetto. Aggiungendo poi un’altra considerazione: «Oltre che economica, ne faccio anche una questione di immagine. Credo che il Mantova sia la società più multata d’Italia, visto che ogni settimana riceviamo un’ammenda (è accaduto per 16 partite sulle 22 disputate finora in campionato, ndr). Non vorrei che questi comportamenti dei tifosi ci attirassero inimicizie e danneggiassero la nostra reputazione. Stiamo cercando di dare un’immagine del Mantova diversa da quella emersa negli anni precedenti, e poi scivoliamo su queste bucce di banana. Mi sembra tutto stupido e controproducente. Capisco l’esultanza, l’entusiasmo… Fa piacere. Ma qua si sta andando oltre. Io sono venuto a Mantova per fare un progetto, non per pagare le multe. Detto ciò, voglio ripeterlo: continuerò a pagare quel che ci viene notificato. Ma tutti questi soldi saranno sottratti al futuro del Mantova».
Lo sfogo di Piccoli, del tutto condivisibile, farà presa sui tifosi? La speranza del numero uno di viale Te è la stessa di quella parte di sostenitori che vuole realmente il bene del Mantova. E che potrebbe anch’essa adoperarsi per dissuadere i più indisciplinati.