Mandorlini tifa Mantova: «Spero che vinca a Padova»

Ha lasciato Mantova la scorsa estate con l’amaro in bocca e una grande voglia di rivincita, che aveva messo a disposizione anche del presidente Piccoli. Ora, a qualche mese di distanza, Andrea Mandorlini è felice alla guida del suo Cluj in Romania ma non perde di vista i biancorossi, per i quali confessa che tiferà nello scontro diretto di lunedì a Padova.

Amarezza mitigata

La retrocessione del 13 maggio scorso, una macchia sulla sua carriera, brucia ancora ma il tempo ha mitigato l’amarezza: «Avevamo rimontato bene, ce l’avevamo quasi fatta – ricorda Mandorlini – poi quel ko all’ultima giornata, in una gara per larghi tratti dominata, ci ha steso. I playout persi sono stati la conseguenza. Non l’ho digerita e avevo dentro una grande voglia di riscatto, tant’è che ho detto al presidente che sarei stato pronto a rimanere anche in serie D. Poi è andata com’è andata, ma sono felice che almeno quei 14 punti conquistati nelle ultime dieci giornate siano serviti per la riammissione in Lega Pro. Era una media da playoff, almeno a qualcosa è servita». La piazza lo merita Dalla Romania Mandorlini si tiene aggiornato sul cammino dei biancorossi: «Sì, vi seguo e poi il mio amico Vasco (il ristoratore a cui si appoggia il Mantova, ndr) mi tiene sempre aggiornato. Sono contento che dopo tanti anni i tifosi possano vivere momenti di felicità. Ora ci sono gioco e risultati, è un’annata che Mantova spero si possa godere fino in fondo».

Il big match

Alle porte c’è il big match in casa Padova, contro una squadra che Mandorlini ha allenato in passato. «È una sfida importante, di quelle belle da giocare. Devo dire la verità – è la confessione del mister – , mi sento molto più legato alla piazza di Mantova. Da voi sono stato davvero bene, la città mi ha accolto e ho trovato tante belle persone. Spero che i biancorossi di Possanzini possano vincere all’Euganeo e continuare la loro marcia in vetta».

I suoi ex pupilli

Nel Mantova che sta stupendo la C ci sono anche tre “superstiti” della scorsa stagione, Panizzi, Mensah e Monachello. «Sono contento per loro – dice Mandorlini -, Panizzi volevo portarlo con me in Romania ma poi non è stato possibile. È un bravo ragazzo, intelligente e professionale, merita grandi soddisfazioni. E così anche Mensah e Monachello, che ha superato un periodo difficile».

Saluti dalla Romania

Panizzi non è riuscito a portarlo con sé ma al Cluj Mandorlini è felice: «Siamo secondi in campionato e siamo usciti dalla Conference perdendo una partita incredibile. Ma stiamo andando avanti anche in Coppa e speriamo di approdare in Europa anche la prossima stagione. Abbiamo giocato davanti a 20-30mila spettatori, sto riassaporando il calcio di alto livello e sono contento».