Magalini fa le carte al big match tra Mantova e Vicenza: «La fiducia arma in più
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Due campionati vinti con il Mantova (C2 2003/4, C1 2004/5), uno con il Vicenza (2019/20). A Giuseppe Magalini dona il biancorosso, anche se essendo mantovano di Malavicina, ha più volte dichiarato da che parte batte il suo cuore. Il direttore sportivo ora è a Catanzaro dove sta dando seguito alla promozione in B della scorsa stagione con un avvio di stagione da protagonista.
«Stiamo facendo bene – afferma Magalini – e dopo ogni partita il pensiero mio e di Ghion (a sua volta mantovano, ndr) è rivolto verso l’Acm. Domenica scorsa ero al Martelli in occasione della gara con il Renate. Rivedere lo stadio così pieno e colorato di passione è una cosa stupenda e mi fa rivivere i momenti straordinari vissuti lì».
Magalini ammette che il campionato del Mantova ha in parte sorpreso anche lui: «Credo che nemmeno il più ottimista dei tifosi quest’estate si sarebbe aspettato di vederlo lassù in vetta – prosegue – e bisogna fare i complimenti al presidente Piccoli che ha fatto le scelte giuste e trasmesso entusiasmo in una piazza reduce da anni deludenti. In questo ci trovo analogie con il nostro periodo targato Lori. Botturi lo conosco e so come lavora, di certo riuscire a creare un gruppo coeso di 25 giocatori quasi del tutto nuovi è davvero qualcosa di speciale. Si sono amalgamati con una velocità incredibile ed occorre dare atto a mister Possanzini che ha dato anche un’impronta di gioco chiara e identitaria. Senza dimenticare che delle squadre di vetta è l’unica che gioca sempre con 3 under in campo».
Il ds dei tempi della B non si sbilancia per esperienza e scaramanzia però esprime concetti oggettivi: «Non è il momento di fare pronostici. Quello che mi sento di dire, avendolo visto più volte, è che il Mantova gioca in serenità e fiducia. Anche quando va sotto dà sempre l’impressione di non perdere la testa. Con questo atteggiamento è giusto che sogni».
Sulla sfida tra le sue due ex squadre Magalini rimane prudente: «Sarà uno spettacolo da categoria superiore – conclude – Il Vicenza non è partito benissimo in funzione degli obiettivi dichiarati, in ogni caso credo abbia sempre l’organico più forte del girone. Potremo aspettarci di tutto, i virgiliani devono andare avanti con la tranquillità e la personalità dimostrata finora. In più hanno Jack Giacomelli che conosce vita, morte e miracoli di quell’ambiente. È un giocatore forte ed intelligente, un vero uomo spogliatoio che se ha deciso di sposare la causa del Mantova non lo ha fatto a caso. Stiamo parlando di un ragazzo di 33 anni che ha ancora tanto da dare anche in campo».
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