Guerra Ucraina-Russia, “Putin ancora convinto di vincere”: ultime news
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Il presidente russo Vladimir Putin crede di poter vincere la guerra con l’Ucraina.
Il numero 1 del Cremlino rimane “fiducioso” nella possibilità di “sconfiggere Kiev militarmente”, almeno nell’est dell’Ucraina, perché “è convinto che il tempo lavori a suo favore”, secondo le ultime news. A spiegarlo è una fonte Nato a Bruxelles, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è unito ieri, a sorpresa, alla ministeriale Difesa. La controffensiva condotta da Kiev “negli ultimi tre mesi ha fatto progressi incrementali”, anche se “non senza difficoltà”.
Il punto sulla controffensiva
La controffensiva dell’Ucraina “non è in stallo, anche se non sta avanzando così rapidamente come a qualcuno piacerebbe”. Il problema è che i russi si sono preparati con robuste linee difensive, denti di drago (ostacoli anticarro) e, soprattutto, “hanno dispiegato un’enorme quantità di mine”. Nessuno, però, si aspettava una controffensiva lampo: “Si sapeva che sarebbe durata mesi”. In ogni caso, secondo la fonte, l’Ucraina finora “ha recuperato il 50% circa del terreno occupato dai russi in un anno”.
Ciò nonostante, avverte, “è molto pericoloso sottovalutare la Russia”, dato che a Mosca “sono stati in grado di mobilitare 300mila uomini l’anno scorso” e “hanno dimostrato di essere pronti a sopportare molte perdite”. Sul campo, i combattimenti continuano e la novità è che “in settembre centinaia di uomini della Wagner si sono ridispiegati in Ucraina”, non è ancora chiaro esattamente alle dipendenze di chi. Le osservazioni sul terreno “indicano una concentrazione intorno a Bakhmut, dove la loro esperienza è preziosa”.
Come è cambiata la guerra
La guerra in Ucraina è diventata ormai una “guerra di attrito”, spiega la fonte, in cui conta sempre di più la logistica e la produzione dell’industria bellica. Uno dei problemi è l'”enorme” consumo di munizioni, da una parte e dall’altra. “L’attuale tasso di consumo dell’Ucraina” di munizionamento “è molto più alto del nostro tasso di produzione”, cosa che mette l’industria della difesa “in difficoltà” e “non è sostenibile nel lungo periodo”.
Detto questo, le cose stanno andando “nella direzione giusta”, perché diversi alleati hanno “piazzato grossi ordinativi”, che consentono alle industrie di pianificare e di investire. Contano sempre di più la struttura produttiva e la logistica: “Stiamo facendo investimenti, e ci vorrà più tempo”, ma la produzione di munizioni “sta aumentando”, cosa che “ci permette di ricostituire le scorte nazionali”, impoverite dal sostegno a Kiev, e anche di “rifornire l’Ucraina”. Anche la Russia “ha consumato una quantità notevole di scorte” di munizioni, e il tasso di produzione dell’industria russa “non è salito abbastanza” da compensarlo. “E’ anche per questo che gli attacchi dal cielo” con i missili “sono diminuiti”, ultimamente.
Per i partner occidentali, gli ucraini “stanno facendo un lavoro incredibile”, quindi “continueremo a sostenerli per tutto il tempo necessario”. Bisogna però essere consapevoli che “nessun sistema d’arma è la ‘silver bullet’. La chiave è che qualsiasi cosa doniamo è che si prosegua con la…
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