Mantova condannato a battere al Martelli il fanalino Alessandria

Dopo i due ko incassati negli ultimi sette giorni in campionato e in Coppa Italia stasera il Mantova torna in campo al Martelli con la voglia di ricominciare a correre. L’occasione è ghiotta, visto che di fronte c’è il fanalino di coda Alessandria, ma allo stesso tempo una gara di questo tipo – quasi un testa-coda a tutti gli effetti – presenta insidie che chi sa di calcio conosce molto bene. Quando infatti si va in campo col pronostico tutto dalla propria parte, contro avversari inferiori dal punto di vista tecnico, il rischio è quello di prendere l’impegno sottogamba, magari a livello inconscio e di innervosirsi se la partita non prende subito la piega giusta. In sostanza l’Acm ha poco da guadagnare e molto da perdere: se batte i grigi fa ciò che tutti danno quasi per scontato, se non ci riesce va incontro a una serata di grande delusione.

Burrai e compagni sono comunque consapevoli di tutto ciò e la rabbia accumulata nelle ultime uscite dovrebbe aiutarli ad affrontare l’impegno con la giusta determinazione. Le 4 reti incassate dalla Triestina, i ripetuti torti arbitrali e l’immeritata eliminazione dalla Coppa Italia subita ad opera della Pro Patria dovrebbero rappresentare stimoli più che sufficienti a spronare la squadra a una prestazione di alto livello di fronte ai propri tifosi, che anche stasera saranno molto numerosi sulle grandinate del Martelli. Del resto una squadra che vuole togliersi delle soddisfazioni in questo campionato deve anche sapersi far carico delle responsabilità che il ruolo di outsider comporta. Ed essere “obbligata” a battere in casa la Cenerentola del torneo è una di queste. Fra l’altro la squadra potrebbe approfittarne per fare un regalo al team manager Nicola Marchesi, che domani convolerà a nozze e perciò stasera non sarà in panchina.

Per quanto concerne la formazione, mister Davide Possanzini (che recupera anche Fedel) rigetterà nella mischia più o meno tutti i biancorossi risparmiati martedì nella sfida di Coppa, ma alla vigilia non manca qualche dubbio. Il principale ballottaggio è quello fra Monachello e Mensah, ma pare che il tecnico stia riflettendo anche se schierare Panizzi o Celesia dietro (magari per giocare con sia Monachello e sia Mensa in prima linea e avere comunque 3 under) e Trimboli o Wieser a metà campo.

Di certo una delle priorità del Mantova è quella di ritrovare confidenza con il gol, visto che nelle ultime due uscite è arrivata una sola rete a fronte di un’enorme mole di gioco prodotta. Anche su questo fronte l’Alessandria sembra uno dei migliori “clienti” possibili (con 10 gol al passivo ha una delle difese più battute del torneo), ma va anche detto che il cambio di allenatore avvenuto proprio l’altra sera potrebbe dare una scossa importante alla squadra grigia, spronandola a una prova d’orgoglio.

Sulla panchina dell’Alessandria si è seduto il 43enne Marco Banchini, che i tifosi biancorossi ricorderanno al timone del Como che – al termine di un duello durato l’intera stagione – strappò al Mantova di Morgia la promozione in serie C. Il…