Tamburello Serie A maschile – Luca Festi: “Castellaro, prendiamoci questo

CASTELLARO Con la vittoria di domenica al tie-break sull’Arcene, il Castellaro ha compiuto un altro passo verso la conquista del suo sesto scudetto. Il Guidizzolo gli ha rosicchiato un punto in classifica, ma il vantaggio di quattro lunghezze, con due partite soltanto da giocare, è un margine di assoluta sicurezza. In pratica, i collinari hanno due match ball a disposizione. Il primo lo giocheranno già questo sabato sul campo della Cavrianese, un avversario da prendere con le pinze. «Vogliamo i tre punti – dice l’esperto fondocampista Luca Festi – faremo di tutto per portarci a casa lo scudetto. Dovesse andar male, avremo un’altra possibilità, ma in questo momento non pensiamo negativo. E’ in gare come questa che bisogna raccogliere le energie e mettere in campo più di quello che si è dato durante la stagione. Se giochiamo come sappiamo, penso non ci saranno problemi. Ma è normale che quando sei obbligato a vincere, mentalmente è dura. In più ci sono gli avversari che non hanno nulla da perdere e quindi possono giocare con maggiore tranquillità, mettendoti ancora più pressione».
Un po’ quello che è successo nell’ultimo match con l’Arcene, che il Castellaro è riuscito a domare (come nella semifinale di Coppa Europa) dopo oltre quattro ore di battaglia. «E’ stata una partita importante – sottolinea Luca – e l’abbiamo vinta con una buona prestazione. Forse è mancata la giusta cattiveria all’inizio, però abbiamo portato a casa due punti che per noi valgono oro, visto anche l’andamento del match». Il Castellaro ha quindi l’occasione di mettere un altro trofeo in bacheca, dopo la Coppa Europa, prendendosi così la rivincita (a distanza) sul Guidizzolo che gli ha soffiato la Coppa Italia. «Se vinciamo il campionato, la stagione è più che positiva – dice ancora il più giovane dei fratelli Festi – anche se rimane il rammarico della finale di Coppa Italia. Non tanto per averla persa, ma per aver giocato male. Non siamo stati all’altezza del Guidizzolo, che ha dato il 110%. E l’aver giocato in notturna, e non si vedesse bene la pallina, non deve essere una scusante. Onore all’avversario, noi adesso abbiamo un altro obiettivo da raggiungere».
«L’anno prossimo giocherò a Solferino – prosegue – quindi vorrei andarmene lasciando il segno. In questo momento sono concentrato su queste ultime gare perché il treno passa una volta sola e si diventa ogni anno più vecchi. L’ultimo impegno stagionale sarà la Supercoppa (ancora contro il Guidizzolo, ndr), poi penserò alla prossima stagione. La scelta di cambiare squadra l’ho presa perché avevo bisogno di aria nuova e stimoli diversi. Secondo me è anche giusto cambiare ogni tanto e quindi ringrazio la società per questi anni bellissimi e per avermi reso parte di questa grande famiglia. Io e mio fratello siamo cresciuti a pane e tamburello, oltre a giocare, faccio anche l’allenatore dei ragazzini. Mi diverto, anche se è un sacrificio, però la passione e il sorriso sui loro volti mi dà sempre la carica. Il tamburello, come dicevo, è la mia vita e quindi ringrazio mia moglie e la famiglia per…