solo la metà paga i fornitori alla scadenza della fattura

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Aumentano i ritardi gravi nei pagamenti da parte delle imprese lombarde. Nel secondo trimestre dell’anno il 6,3% delle aziende ha sforato di oltre 30 giorni le scadenze delle fatture. Il 42,4% è rimasto entro il limite di un mese ma non è riuscito comunque a rispettare gli impegni con puntualità. Obiettivo raggiunto invece per il 51,2%, poco più di un imprenditore su due.

La Lombardia resta la regione che più di tutte paga nei termini, il 10,1% meglio della media nazionale. Ma dopo la risposta positiva al crollo nell’anno del Covid, lo Studio Pagamenti aggiornato al 30 giugno realizzato da Cribis – società del gruppo Crif leader nella fornitura di informazioni economiche e commerciali e servizi a valore aggiunto per la gestione del credito commerciale e lo sviluppo del business in Italia e all’estero – certifica un rallentamento. I dati restano comunque migliori anche della media dell’area geografica di riferimento: nel nord-ovest infatti l’indice di puntualità scende al 47,4%, i ritardi entro 30 giorni riguardano il 45,6% delle aziende mentre i ritardi gravi salgono al 7%.

Sondrio, Brescia e Bergamo si confermano le prime tre province a livello nazionale per puntualità: in Valtellina e Valchiavenna il 65,1% delle imprese paga le fatture alla scadenza, nel Bresciano il 60,7%, nella Bergamasca il 57%. Sopra la media regionale anche le aziende di Mantova (57,9%), Lecco (56,3%), Como (55%) e Cremona (53,7%) mentre Varese è in linea con il dato lombardo (51,3%). La provincia meno puntale è Milano (42,3%), penalizzata dalla maggior concentrazione di attività dei settori più in difficoltà a rispettare i tempi.

Secondo lo Studio Pagamenti, nel commercio al dettaglio i ritardi gravi, oltre i 30 giorni, sfiorano l’11%. Quasi cinque punti percentuale in più rispetto alla media lombarda complessiva dei saldi a più di un mese oltre la scadenza delle fatture. Gli altri grandi comparti in difficoltà sono l’agricoltura, i servizi (compresi quelli finanziari) e i trasporti. Tutti settori che trovano ampia diffusione nell’area della Città metropolitana. Le aziende agricole che saldano oltre 30 giorni sono l’8,3% del totale, quelle attive nei servizi il 6,2% (il 6% per i servizi finanziari), mentre la percentuale scende al 5,8% per i trasporti.

Pavia è la provincia dove si accumula il tasso più alto di ritardi gravi nei pagamenti: il 10,6% salda i fornitori oltre un mese dopo. Precede Lodi (8,9%) e Milano (7,9%). Sopra la media della Lombardia anche Cremona (7,4%).

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