Stadio del futuro, è l’ora dell’ottimismo Orgoglio Amaranto: “Coinvolgete i

di Luca Amorosi

L’incontro di oggi in Comune tra sindaco, assessore allo sport, consulenti tecnici e Arezzo per la questione stadio tiene viva l’attenzione dei tifosi. Occorre subito dire che non sarà l’ultima riunione né quella definitiva, ma potrebbe rappresentare un altro passo avanti verso la partenza del progetto presentato all’amministrazione comunale qualche settimana fa e più volte esposto per sommi capi dal presidente amaranto Manzo e dall’amministratore delegato Selvaggio: stadio da tredicimila posti interamente coperto con tre settori ricostruiti e il terreno di gioco avvicinato alla tribuna, che subirà un restyling già iniziato con la realizzazione dei nuovi box per gli sponsor. E poi, sedicimila metri quadri di aree commerciali previste dal piano regolatore per permettere all’Arezzo di aumentare notevolmente i propri introiti. Dall’avvio dei lavori serviranno almeno tre anni per vederli conclusi, ma quando potranno effettivamente iniziare? L’incontro di oggi potrebbe almeno parzialmente aiutare a rispondere. La nuova riforma dello sport entrata in vigore lo scorso 1° gennaio regola, tra le altre cose, le misure per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e la normativa in materia di ammodernamento o costruzione degli stessi ed è la strada da seguire, seguendo le modalità previste (che dovrebbero essere affidamento diretto o project financing). Sull’argomento si è espresso anche il presidente di Orgoglio Amaranto Daniele Farsetti. Il comitato, in quanto detentore dell’1% delle quote della Ss Arezzo, è da ritenersi infatti parte in causa: “Non possiamo che esprimere un parere positivo – afferma Farsetti – su questo progetto che renderebbe il nostro stadio moderno e al passo coi tempi. Ci auguriamo che società e amministrazione comunale informino e coinvolgano il più possibile i tifosi circa l’evolversi di questo tema, essendo lo stadio, appunto, la casa dei tifosi. Sarebbe bello, inoltre, se questo impianto fosse fruibile per tutta la città anche al di là delle partite dell’Arezzo e che si faccia particolare attenzione alla sostenibilità”.

Intanto, mentre il pallone rotola solo in allenamento, a tenere banco è burocrazia: il Consiglio federale della Figc indetto ieri ha accettato la domanda di riammissione del Perugia. In caso di posti vacanti in B, il primo andrà al Brescia e il secondo, quindi, agli umbri. Per le riammissioni in C la graduatoria è la seguente: Mantova (riammesso già ieri per la rinuncia del Pordenone), Atalanta U23 (che sarà ripescata appena sarà ufficiale l’esclusione del Siena), Casertana e Piacenza.