Dallo scudetto del suo mentore all’esordio in panchina nel club più titolato

Da quel 9 giugno 2023 al presente 7 luglio le loro carriere hanno letteralmente svoltato. Nel venerdì di Sant’Efrem l’internazionalissimo Lecce Primavera è campione d’Italia sulla Fiorentina con il gol nel secondo supplementare di Hasic. A condurre la squadra salentina al trionfo è il tecnico Federico Coppitelli, un veterano del massimo campionato nazionale Under 19 – nonostante la sua età di soli 38 anni – con 150 panchine tra stagione regolare, playoff e coppa Italia (fonte app statistiche). L’allenatore che dopo vent’anni ha riportato il tricolore Primavera in Puglia, oltre alle sue conclamate capacità metodologiche e tattiche ha messo a disposizione di club e squadra la sua grande conoscenza delle dinamiche dell’ultimo campionato della filiera delle giovanili. Nel 2016-2017 Coppitelli ha fatto il suo esordio su una panchina di Primavera: era il Torino del capitano Alessandro Buongiorno che chiuse la regular season in terza posizione con 52 punti e la terza miglior difesa del girone B, all’epoca il format del campionato non era ancora in categorie 1, 2, 3 e 4. Dopo la prima stagione, Coppitelli insieme all’allora direttore Massimo Bava, vogliono un figlio del Filadelfia, uno dalla vita da mediano come Claudio Grauso, che in carriera ha fatto parlare di sé in piazze importanti come Livorno (147 presenze) e Mantova (159), oltre a Monza e Benevento.

LA FORMAZIONE COME VICE

Finita la lunga carriera da calciatore iniziata al Nizza Millefonti prima del florido vivaio del Torino anni Ottanta e Novanta dei due Sergio, Vatta e l’avvocato Cozzolino, Grauso si affianca a Coppitelli creando un connubio dal feeling tattico e di visione sulla crescita dei calciatori della Primavera granata. Dopo due stagioni insieme provano l’esperienza in serie C all’Imolese, sempre con Coppittelli come capo allenatore e Grauso come vice. L’esperienza in Romagna si conclude in fretta, dopo nove gare tra coppa e campionato Coppitelli viene esonerato insieme allo staff. Nell’estate del 2020, Grauso passa dall’altra parte del Po: il suo capitano del Mantova, Mattia Notari lo propone alla Juventus che attraverso il direttore del settore giovanile, Scaglia, lo contrattualizza per l’Under 17 come secondo allenatore di Francesco Pedone (in realtà entrambi avrebbe dovuto fare l’Under 16 ma il passaggio di Pirlo dall’Under 23 alla prima squadra cambiò un po’ tutte le panchine). Grauso inizia così la sua seconda vita, ma da bianconero. 

LA PROMOZIONE A CAPO ALLENATORE

Grauso si mostra subito un profilo da Juventus, per qualità tecniche-professionali, ha la lungimiranza e umiltà di mettersi in discussione su alcune sue aree di miglioramento come la gestione caratteriale dei ragazzi. Dopo l’annata con l’Under 17 viene affiancato ai classe 2007, un gruppo qualitativo ma con alcune problematiche gestionali. La sua dedizione è apprezzata dai vertici, a partire da Gianluca Pessotto fino a Scaglia, che proprio in questi giorni ha ufficializzato la promozione di Grauso a primo allenatore dell’Under 16 (2008) per la stagione 2023-2024. Troverà un gruppo con delle conoscenze calcistiche…