Lavori per la Ciclovia del sole a Bagnolo San Vito, dalla Regione 500mila euro

Un nuovo finanziamento regionale per il tratto mantovano della “Ciclovia del sole”. La Regione ha stanziato 500mila euro per sistemare il tratto che si snoda tra Chiavica Travata e Governolo, nel territorio di Bagnolo San Vito. Lo stabilisce una delibera della Giunta regionale approvata su proposta dell’assessora alle Infrastrutture e opere pubbliche, Claudia Maria Terzi.

Martedì 4 luglio partiranno i lavori per riqualificare il fondo della ciclopedonale, che adesso è sterrato, nel tratto che va dall’incrocio tra via Macchina Fissa e via Ploner e l’incrocio tra via Bevilacqua e via Gradaro. Per poter fare l’intervento in sicurezza, la strada resterà chiusa al traffico fino al 21 luglio.

«Questa convenzione – ha evidenziato Terzi – mira a regolare i reciproci impegni tra la Regione e il Parco del Mincio, al fine di procedere con la redazione del progetto esecutivo e la realizzazione del tratto mancante della Ciclovia del sole, un’opera fondamentale per valorizzare l’area del Mantovano e per creare una connessione diretta con la Vento e la Garda, le altre due ciclovie turistiche della Lombardia».

La “Ciclovia del sole” interessa quattro regioni: Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana. E si estende da Verona a Firenze. Il tratto lombardo si sviluppa sul territorio della provincia di Mantova, dal confine con il Veneto nel comune di Monzambano fino al confine con l’Emilia-Romagna nel comune di Moglia, su un’estensione di circa novanta chilometri. Il percorso si snoda, per gran parte del tracciato, su strade arginali dei fiumi Mincio e Secchia e di canali collegati. Alcuni tratti, però si trovano anche in aree urbane, come accade a San Benedetto Po e a Mantova.

«La Regione Lombardia – ha proseguito Terzi – ha da sempre creduto in questo progetto, mettendo in campo anche importanti risorse attraverso il Piano Lombardia. Si tratta di un altro segno di attenzione verso il Mantovano e verso un’opera di rilevanza nazionale che valorizzerà ulteriormente le peculiarità del territorio, oltre a incentivare il cicloturismo e il relativo indotto economico».