Il Viadana rugby ritrova la velocità del metaman Ciofani

Gli uomini sognano più il ritorno che la partenza per dirla come Paulo Coelho. Una delle tante frasi che raccontano l’intensità e la pienezza emotiva legate al ritorno in un luogo conosciuto, amato o semplicemente importante nel percorso di un uomo.

Un aforisma che accompagna il rientro a Viadana di Alessandro Ciofani che a 24 anni e, con tanto di laurea di campione d’Italia, fa ritorno allo Zaffanella per coprirsi nuovamente di giallo e di nero, l’abbinamento cromatico che l’ha fatto diventare una delle ali più interessanti del panorama italico sotto la sapiente guida di coach Fernandez che lo ha messo nelle condizioni per diventare il miglior finalizzatore del campionato 2020-2021, varcando la linea di gesso a ripetizione, conquistando il titolo di mvp di quella stagione. Poi il passaggio a Rovigo ma ora il ritorno sul suolo mantovano per ritrovare quelle scosse elettriche fatali per le difese avversarie, ingranare le ridotte e divorare metri agli avversari. C’è un obiettivo comune tra società ed atleta ed è quello di lasciare il segno nella prossima stagione.

«Torno a Viadana perché conosco bene l’ambiente – sussurra con energia il trequarti – e perché il gioco proposto è molto adatto alle mie qualità. Spero di trovare la giusta continuità per portare il Viadana nella parte alta della classifica». Ciofani ritrova anche alcuni giocatori che compattavano quel gruppo di tre anni fa e l’impegno dichiarato è quello di fornire un contributo importante al club che lo ha lanciato, quello stesso club felice di riabbracciare il “figliuol prodigo”. «Alessandro è un giocatore che torna a Viadana per ritrovare la massima forma, rilanciarsi e divertirsi – commenta il general manager Ulises Gamboa – ha tanta fame e conosce il potenziale di un ambiente che ha i mezzi per valorizzarlo». Un ritorno, quello di Ciofani, che si abbina a quello di Boschetti e si traduce con un ritrovato appeal della società viadanese le cui strutture sono sempre più solide, lo staff medico guidato dal dottor Sebastian Pezzini molto qualificato e tutta una serie di sfumature che fanno la differenza al momento in cui un giocatore è chiamato a scegliere quale porta aprire sul proprio futuro.

Lo staff tecnico, inoltre, è figlio di un percorso pluriennale che punta a elevare le qualità dei singoli affinché il coro sia intonato. La tradizione giallonera, infine, è assai favorevole ai trequarti ala talentuosi e letali, situazione sublimata in questa stagione dalle scintille create da Sauze e Ciardullo tra gli altri, ma ora con un Ciofani in più…