Il Mantova attende dalla Figc i criteri sulla riammissione Poi la stretta sul ds

Quella odierna è una giornata importante per il Mantova, dato che il Consiglio Federale discuterà dei criteri per la riammissione ai campionati e il ripescaggio. La Figc metterà dunque (salvo sorprese) nero su bianco quello che in Viale Te auspicano da tempo, cioè la conferma che – in caso di rinuncia di una società a presentare domanda di iscrizione alla Lega Pro – verrà riammessa in C la squadra retrocessa che nei tre gironi ha ottenuto il maggior numero di punti. Cioé il Mantova. Questo significherebbe veder crescere molto le speranze di tornare a giocare in Lega Pro e consentirebbe comunque di conoscere il 20 giugno (scadenza per le iscrizioni) il proprio futuro. Che sarebbe molto più incerto in caso di lotta per il ripescaggio (che scatta quando la domanda di iscrizione di una società viene respinta).

A turbare un minimo il Mantova sono le dichiarazioni del presidente della Lega Pro Matteo Marani, che a proposito delle seconde squadre ha detto a Tuttomercatoweb: «Sono un argomento importante, leggo dichiarazioni di club di A interessati, ma dobbiamo ancora capire i passaggi, come avviene l’inserimento di queste seconde squadre in un campionato che ha le sue regole e il suo format: domani (oggi per chi legge, ndr) ci sarà il Consiglio Federale, ne capiremo di più. Anche perché non so quanti club siano davvero interessati, comunque le società di A fanno riferimento al presidente Casini, ma noi conosciamo i criteri di ripescaggio e dell’eventuale inserimento di quei club: un quadro generale di regolamento c’è, una strada tracciata, anche grazie al mio predecessore, c’è. Vedremo».

La decisione del Consiglio Figc può incidere ovviamente anche sul tema direttore sportivo. È chiaro che scendere in D per alcuni dei candidati potrebbe essere difficile, mentre un Mantova in Lega Pro sarebbe piazza decisamente più appetibile.

Il presidente Filippo Piccoli, messo da parte almeno per il momento il sogno Magalini, sembra orientato maggiormente su Christian Botturi, che nelle prossime 48 ore dovrebbe avere un colloquio con la Pro Sesto (il suo addio al club è comunque scontato) per poi analizzare nel dettaglio le offerte che ha sul tavolo. Il suo nome è stato accostato sui media all’Avellino (curiosamente così come quello di Pelliccioni), alla Torres, all’Atalanta Under 23 e al Pisa, ma ovviamente soltanto i diretti interessati conoscono i dettagli. Di certo l’ipotesi Mantova è concreta e se son rose fioriranno con tutta probabilità entro pochi giorni.

Al contrario l’allungarsi dei tempi potrebbe significare l’addio alla pista Alfio Pelliccioni, visto che l’ex direttore del Mantova è sotto contratto fino al 2024 con il Monopoli e potrebbe cominciare a lavorare alla costruzione della squadra pugliese.

Fra i papabili resta poi Antonio Obbedio, che ha lasciato il Renate e dunque al momento sarebbe libero ma magari interessato a capire bene quale categoria farà il Mantova.

A tal proposito va detto che ieri da Siena è giunto un segnale: il presidente Montanari è infatti ricorso al Tar contro la decisione del Comune di revocare la concessione dello stadio. Il che sembra significare che il…