Un pronto soccorso educativo per chi soffre di dipendenze: l’iniziativa parte da

«È vero che noi mettiamo le mani nel disagio, ma lo facciamo come quei ragazzi in Emilia Romagna che spalano fango cantando “Romagna mia”, con amore e unione». Così Maurizio Mirandola, presidente della fondazione Arca, descrive il lavoro che ogni giorno gli operatori del terzo settore compiono insieme a tutti coloro che soffrono di dipendenze. Mirandola è intervenuto stamattina a palazzo Forti a Sabbioneta al convegno “Dipendenze e trattamento: l’attualità dell’intervento delle comunità. Il modello italiano, storia e prospettive”.

Insieme a lui altre figure importanti nel settore della lotta alle dipendenze, come il dottor Andrea Fantoma, esperto della presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento politiche antidroga, e Gianpaolo Nicolasi, presidente della comunità Incontro. Presenti al convegno anche rappresentanze politiche, tra cui l’onorevole Carlo Maccari, la consigliera regionale Paola Bulbarelli e, in un video registrato poiché trattenuta da altri impegni, la senatrice Maria Stella Gelmini.

Focus del convegno erano le dipendenze (le più comuni quelle da alcool, droga o gioco) soprattutto tra i giovani. Secondo gli esperti il periodo Covid ha sicuramente creato nei ragazzi una situazione di disagio, che spesso si manifesta attraverso una dipendenza. Ciò che è chiaro è che le istituzioni, da sole, non riuscirebbero mai a dare il giusto sostegno a coloro che soffrono di dipendenze. È quindi fondamentale il supporto delle fondazioni e delle comunità. «L’Arca è stata tra le prime a volere un confronto con Regione Lombardia – ha spiegato l’onorevole Maccari – per fare un percorso di accreditamento. Adesso chiunque scelga questa fondazione sa che è come se stesse andando in ospedale o in un centro medico».

«Il fenomeno della dipendenza è ancora molto presente – ha dichiarato la senatrice Gelmini – e l’età di coloro che ne soffrono si è abbassata. Le istituzioni devono fare squadra con le associazioni e le comunità, perché da soli non arriviamo da nessuna parte». Le comunità sono spesso luoghi che non trovano, almeno all’inizio, il benestare di cittadini del territorio in cui si trovano. Hanno rilevato il problema Mirandola, il presidente di Arca, ma anche Gianpaolo Nicolasi, presidente della comunità Incontro e Carlo Alberto Malatesta, sindaco di Marcaria. «Voglio dire alle persone che noi non vi portiamo i problemi, ma anzi, cerchiamo di risolverli» ha dichiarato Mirandola, che ha aggiunto: «Abbiamo in programma di aprire un pronto soccorso educativo per le famiglie di coloro che soffrono di dipendenze, nella nuova struttura che sorgerà a Rivarolo del Re. I giovani stanno bene con i loro genitori, soprattutto se questi seguono le nostre indicazioni».