Biennale Architettura, Ippolito Pestellini Laparelli presidente giuria
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L’architetto e curatore italiano Ippolito Pestellini Laparelli, 43 anni, è il presidente della 18/a Mostra Internazionale di Architettura 2023 della Biennale di Venezia. La composizione è stata deliberata dal Cda della Biennale di Venezia, presieduto da Roberto Cicutto, su proposta di Lesley Lokko, Curatrice della Mostra intitolata “The Laboratory of the Future”, che si svolgerà a Venezia (Giardini e Arsenale) dal 20 maggio al 26 novembre 2023.
Gli altri componenti della giuria sono l’architetta e curatrice palestinese Nora Akawi, la direttrice dello Studio Museum di Harlem, la statunitense Thelma Golden, il direttore di Cityscape Magazine, il sudafricano Tau Tavengwa e l’architetta e docente polacca Izabela Wieczorek.
La Giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali: Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale; Leone d’Oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale “The Laboratory of the Future”; Leone d’Argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale “The Laboratory of the Future”. La Giuria avrà anche la possibilità di assegnare: un massimo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali; un massimo di due menzioni speciali ai partecipanti alla Mostra Internazionale “The Laboratory of the Future”. La cerimonia di premiazione si svolgerà a Venezia sabato 20 maggio 2023 a Ca’ Giustinian, sede della Biennale.
Ippolito Pestellini Laparelli, nato nel 1980 a Messina, iscritto all’Ordine degli Architetti di Milano, città dove vive e lavora da tempo, ha fondato l’agenzia interdisciplinare 2050+, il cui lavoro spazia tra tecnologia, politica, design e pratiche ambientali. Ha curato il Padiglione Russo alla 17/a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e co-curato la dodicesima edizione di Manifesta a Palermo nel 2018. Tra il 2007 e il 2019 ha lavorato come architetto e partner presso Oma (Office for Metropolitan Architecture). Al Royal College of Arts di Londra insegna Data Matter, uno studio di ricerca e design che esplora la relazione complessa tra dati e mondo materiale. Progetti recenti includono Synthetic Cultures alla 10a Biennale di Architettura di Rotterdam; il dittico di cortometraggi Riders Not Heroes; le mostre Aquaria al Maat di Lisbona e Penumbra a Venezia; il design dello spazio per la collezione Fredriksen al National Museum of Norway di Oslo e la trasformazione dell’icona modernista de La Rinascente a Roma.
Nora Akawi è architetta e curatrice palestinese, vive a New York. È assistant professor di architettura alla Cooper Union for the Advancement of Science and Art (New York) ed è co-fondatrice dello studio interdisciplinare di ricerca e design interim. Ha co-curato il Padiglione del Barhain alla 16. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia (2018) dal titolo Friday Sermon. I suoi studi si concentrano sulla cancellazione e sui confini del colonialismo e sull’incontro tra architettura e border studies, cartografia e teoria degli archivi. Ha insegnato alla Graduate School of Architecture, Planning and Preservation (Gsapp) della Columbia University, dove è stata direttrice dello Studio-X Amman…
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