Covid, a tre anni dal paziente zero: i giorni bui in un video-racconto
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CREMONA – Il 20 febbraio, giorno in cui a Codogno venne identificato il “paziente uno”, ricorre la Giornata Nazionale del Personale Sanitario, Sociosanitario, Socio-assistenziale e del Volontariato, istituita con la Legge 13 novembre 2020 per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale medico, sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato nel corso della pandemia SARS-CoV-2.
Cremona è stata la seconda città a ritrovarsi di fronte al nemico sconosciuto che in pochi giorni, come uno tsunami, che già dal 21 febbraio si è abbattuto sul territorio, spezzando esistenze e stremando gli ospedali.
L’ATS della Val Padana celebra la ricorrenza ringraziando ancora una volta tutto il proprio personale, quello di Asst Cremona, Asst Crema, Asst Mantova, i medici di medicina generale e i pediatri di famiglia, i medici della continuità assistenziale e i medici USCA, gli operatori delle strutture sociosanitarie e delle strutture sanitarie private accreditate, i farmacisti del territorio e tutti i volontari, che con il loro instancabile lavoro hanno salvato vite, mettendo a rischio la propria e senza mai abbandonare la prima linea.
Per ricordare quei tragici giorni e il sacrificio di tutti gli operatori, l’ATS ha realizzato un video-racconto – a cura dell’Ufficio Comunicazione – che con immagini diventate storiche ripercorre le tappe della pandemia. Ad accompagnare il filmato, le note struggenti di “Gabriel’s Oboe” suonata dalla violinista Lena Yokoyama.
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