Caro-carburanti e decreto punitivo: «Solo fango, ecco perché scioperiamo»

«Un’ondata di fango contro una categoria di lavoratori onesti». Così anche per Franca Frasson, referente provinciale di Figisc Confcommercio, che insieme alle sigle Faib Confesercenti e Fegica rappresenta i ventiduemila distributori di carburante dello Stivale. La rabbia punta sul “decreto trasparenza” del governo Meloni, oggetto di critiche (anche interne) dopo che lo stop al taglio delle accise ha fatto impennare i prezzi di benzina e gasolio.

La nuova norma impone ai gestori di esporre il prezzo medio giornaliero nazionale, calcolato dal ministero delle Imprese, accanto a quello praticato al distributore. In più rafforza la collaborazione tra Mister Prezzi (il garante), l’Antitrust e la Guardia di finanza per colpire eventuali speculazioni. Una mossa offensiva e dal sapore populista – attacca la categoria – che ha già annunciato due giorni di sciopero, il 25 e il 26 gennaio.

«Non c’è alcuna speculazione, i gestori applicano i prezzi stabiliti dalle società petrolifere da cui sono controllati – ripete Frasson – gli aumenti dipendono esclusivamente dallo stop allo sconto sulle accise. Il governo vuole solo distogliere l’attenzione pubblica dalle sue mancanze, ma questo decreto rischia di metterci in ginocchio».

Perché? «Esporre il prezzo medio nazionale tutti i giorni è un problema, al di là della confusione per gli automobilisti già disorientati dal doppio prezzo per self e servito – risponde Frasson – la norma ci obbliga ad aggiornare i valori anche nei festivi, quando gli impianti sono chiusi e funziona solo il servizio self, altrimenti, in caso di controlli, scattano le sanzioni».

In caso di recidiva, poi, l’attività rischia la sospensione da sette a novanta giorni. Un grosso guaio: «La società petrolifera potrebbe rivalersi sul gestore, pretendendo cinquecento euro per ogni giorno di chiusura, fino al recesso dal contratto. Insomma, una doppia mazzata per la categoria».

La speranza è che il governo ci ripensi: un nuovo abboccamento con il sottosegretario è in agenda per stamattina.