Moratti tra lusso e bancarelle: il tour a Mantova punta sulla cultura

I tempi lunghi della sanità e la necessità di investimenti culturali per promuovere la città Unesco e così supportare il tessuto commerciale, sono le richieste che emergono dalla mattinata trascorsa nella folla del mercato del giovedì da Letizia Moratti. La candidata del terzo polo alla presidenza della Regione arriva in Bmw scura con il suo staff e una seconda auto di scorta. Incontra davanti al bar Sociale i vertici delle forze politiche locali che la sostengono. Posa per i fotografi con il referente della sua lista, Stefano Desideri, scambia i saluti con il coordinatore di Italia Viva Fabio Madella, con Stefano Gialdi di Azione, con il candidato di Azione Italia Viva Luca Malavasi e nel gruppo c’è anche l’ex senatrice leghista Irene Aderenti: «Abbiamo fondato la Rete 22 ottobre a Mantova, dopo il referendum per l’autonomia di Lombardia e Veneto: sosteniamo Moratti perché riteniamo che sia pronta a portare avanti anche questa tematica».

La prima tappa è nel tempio del luxury moda, lo spazio Bernardelli: l’imprenditrice Bruna Casella fa gli onori di casa alla sua ex compaesana, originarie di Rivarolo del Re, sono amiche di infanzia e hanno continuato a vedersi, ma alle sfilate milanesi.

Quasi di casa anche il sindaco di Marcaria Alberto Carlo Malatesta, che perora la causa di Corte Castiglioni. Da corso Umberto a via Roma, le bancarelle del mercato con i capi a 5 euro a pezzo: in pochi passi due mondi diversi. Moratti porge una banconota a un uomo seduto per strada (su un cartello ha scritto che ha perso il lavoro e ha tre figli), posa per una foto con un papà e il suo bimbo, prosegue nel mix di status a confronto.

In piazza Marconi la raggiunge Annalisa Baroni, deputata ex Forza Italia, che le porge il volume “Isa vince tutto”, storia di Isabella d’Este raccontata a fumetti sulle pagine della Gazzetta, e le dice: «Il dono non è casuale».

Due pensionati, marito e moglie di Porto, lui operato al cuore e con bypass, la vedono e non perdono l’occasione di parlarle di quello che per loro è il problema più serio: «Non è giusto dover aspettare 7-8 mesi per una visita specialistica, è ora di cambiare in Lombardia».

Al bar Venezia Moratti si intrattiene con il titolare Marco Gialdi: «Mi ha confermato che la Lombardia è la penultima regione in Italia a investire in cultura, un tema che alla categoria sta a cuore». Cultura e turismo anche nelle richieste di Stefano Gola di Confcommercio: «Vanno promosse le eccellenze di Mantova per superare il mordi e fuggi del turismo di giornata». Moratti concorda, il tour prosegue, acquisto di sbrisolona sotto i portici, poi via verso palazzo Ducale e un pomeriggio di incontri con presidente provinciale e sindaco di Mantova.