Aumenti Imu e tagli alla cultura: i costi gravano sul bilancio di Castiglione

Il bilancio di previsione arriva sui banchi del consiglio comunale e le sorprese non mancano. A spiegarle è il primo cittadino, Enrico Volpi, raggiunto al telefono in quanto non presente alla seduta per questioni di salute. Tra le novità significative c’è il ritocco dell’Imu su quelle categorie di immobili per le quali non era ancora al massimo consentito dalla legge. Allo stesso tempo ci sono tagli e servizi che vengono strizzati, come ad esempio sul fronte: al momento, per esempio, non ci sarebbero fondi per pensare ad un cartellone teatrale per il 2023/24.

«I motivi sono noti – spiega il sindaco – e riguardano gli aumenti che ci sono stati e che sappiamo già che ci saranno. Senza dimenticare che, stante così la situazione, non ci sono fondi da parte dello Stato per i Comuni. Castiglione ha incassato solo 250 mila euro nel 2022; se così fosse anche l’anno prossimo, sarebbe dura. Per questo confidiamo sulle promesse avute da Roma». Ed ecco alcuni numeri per capire la preoccupazione del sindaco. La spesa energetica nel 2021 è stata 1.120.000 euro; 1.678.000 nel 2022 e, nel 2023, si prevede 1.486.000. «Di fatto, 500 mila euro in più quest’anno e altrettanti l’anno prossimo. Per far fronte a questo aumento abbiamo usato tutto il fondo di riserve e fatto tagli» spiega Volpi.

Per quanto riguarda la spesa sociale, sempre in aumento, nel 2021 era di circa 2,2 milioni di euro; nel 2022 era 2,7 milioni di euro e nel 2023 salirà a 2,75 milioni. «A questo, se aggiungiamo un aumento Istat del 7/8% sul resto che, su un bilancio di oltre 20 milioni di euro, vuol dire altri 1,6 milioni di euro di aumenti per tutto, compresi i compensi del personale, è facile capire come la situazione, senza un intervento del Governo centrale, sia dura» prosegue Volpi.

Il sindaco non nasconde anche la preoccupazione per le tariffe dei rifiuti, «dato che Indecast ha ricevuto di recente le tariffe Tea e, dunque, staremo a vedere anche su quel fronte». Davanti a questo scenario, le soluzioni non sono molte. «Siamo stati realisti e non abbiamo messo, al momento, nulla che non sia certificato. Questo è un bilancio che può solo migliorare, ed è quello che si spera. Ed ecco che gli aumenti dell’Imu al massimo consentito per quelle categorie di immobili per i quali non era ancora previsto (industriali soprattutto e alcune categorie di commercio, ndr) non era possibile evitarli. Abbiamo in essere di mettere un nuovo velox, sulla tangenziale che porta da Desenzano a Carpenedolo, ma questi sono interventi che senza un aiuto concreto dallo Stato non bastano per gestire la spesa corrente. Sarà nostro impegno, nel caso arrivino questi fondi, fare variazioni di bilancio, strumento e prassi che difendo perché utile alla luce di questa situazione, per riattivare e rimpolpare quei servizi che sono stati toccati in modo significativo, non ultimo la cultura». Luca Cremonesi