Il ritorno del Convivio a Palazzo premiato da un alto gradimento
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San Martino Gusnago. Chiusa la maxi-rievocazione storica tra cene, spettacoli e danze
CERESARA. Superlativa, sia per il numero di presenze che per l’alto gradimento espresso dal pubblico su cibo, spettacoli e ambientazione. È quanto si può dire, senza timore di smentita, dell’edizione 2022 del “Convivio a Palazzo”, la 13ª dal 2008 a oggi, tenutasi a San Martino Gusnago (Ceresara) da venerdì a domenica.
Un’edizione da record, che da un lato consacra definitivamente, semmai ce ne fosse bisogno, questa manifestazione e dall’altro gratifica la gigantesca mole di lavoro svolta dalla schiera di volontari, molti giovanissimi, dell’associazione culturale Compagnia delle torri (Cdt), che la realizza e la anima con instancabile passione e cura.
Al successo della “cena con delitto” di venerdì e delle due cene con prenotazione a palazzo Secco-Pastore di sabato e domenica, ha fatto riscontro la folla che ha assistito agli spettacoli pomeridiani e serali, frequentando poi la “locanda”, la “taverna” e “l’hosteria” e trovando vivande e libagioni per tutti i gusti e tutte le tasche.
Molto positiva la partecipazione al “Convivio dei piccoli”e gente in piedi alla tavola rotonda su “Il Seicento a Mantova e la dispersione del patrimonio artistico dei Gonzaga”, con interventi delle storiche dell’arte Daniela Sogliani e Barbara D’Attoma.
Un buon seguito ha avuto anche il palio dei borghi ceresaresi, che ha visto prevalere il borgo Castello, solleticando un pacifico e colorato tifo campanilistico. Apprezzate anche le danze delle giovani ballerine della Cdt, l’esibizione degli sbandieratori e dei musici della Contrada della Corte, lo spettacolo di equitazione di Rossano, quello sulla falconeria e i tornei di spada del gruppo “Ferrun ferro”; applauditissima la “Moresca”, performance finale che unisce generi artistici diversi, dedicata a Cyrano de Bergerac, tema narrativo di questa edizione, suggellata domenica dagli spettacolari di fuochi d’artificio e piromusicali attesi fino a mezzanotte da una marea di spettatori.
Questo esaltante risultato conseguito dal “Convivo a Palazzo”, dopo due anni di sospensione a causa del Covid, non era affatto scontato, anche se il presidente della Compagnia delle torri, Cornelio Gambarini e tutti i volontari ci hanno creduto fino in fondo impegnandosi per mesi.
La programmazione del Convivio inizia a gennaio, quando si sceglie il tema narrativo da affiancare a quello storico della rievocazione legata al banchetto del 1491, e prosegue nei mesi successivi che pure vedono la Compagnia affaccendata anche in altri appuntamenti di grande richiamo e fatica, quali il Ballo delle debuttanti e la Festa de la Saresa; dalla metà di giugno ai primi di settembre il lavoro dei volontari diventa febbrile, tant’è che molti spostano le ferie. I volontari, lo spirito di squadra che li unisce e integra la molteplici di competenze, insieme al fascino della location e alla capacità di narrare le mille storie vere di un paese piccolo, ma ricchissimo di vicende, sono la vera forza e il segreto del successo del Convivio, straordinario strumento di promozione del territorio.
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