Da Palazzo Ducale al «dopo di noi» I nuovi progetti della Fondazione

Annunciato l’impegno per il restauro del Casino delle guardie Fondi destinati anche alla gestione delle case per disabili

Attivissima, sempre, la Fondazione comunità mantovana, nel promuovere e finanziare attività destinate al territorio, dalla cultura alla solidarietà, allo sport, all’istruzione. E ieri, nella sala degli Arcieri di Palazzo Ducale, si è tenuto l’annuale convegno organizzato dalla Fondazione per illustrare i progetti finanziati nel 2021 ma anche per delineare quelli a cui la fondazione darà il proprio sostegno in futuro.

Alla Fondazione comunità mantovana sono attivi diversi fondi e gli ambiti di intervento sono numerosi: tra gli altri, l’assistenza socio-sanitaria, la valorizzazione del patrimonio artistico e storico e l’aiuto alle persone con disabilità. Per quanto riguarda i progetti finanziati lo scorso anno, in primis si è resa necessaria l’istituzione di un fondo destinato a coloro che si sono ritrovati in una situazione di povertà a causa della pandemia. Antecedente invece all’arrivo del Covid è il progetto “Le radici del nostro futuro”, che ha visto la collaborazione del Giardino dei bimbi, di Fondazione Mazzali, e dell’Auser di Mantova, Marmirolo e Porto Mantovano. L’iniziativa aveva l’obiettivo di mettere in contatto bambini dell’asilo nido e anziani attraverso attività quali il giardinaggio e la preparazione e la consumazione di una spremuta.

La Fondazione comunità mantovana è impegnata anche in diverse iniziative che vedranno la luce nei prossimi mesi. Nell’ambito culturale, il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso ha illustrato un progetto volto al restauro di un’ area del Palazzo che nel 1400 era utilizzata come stalla e che nell’ ‘800 è diventata il Casino delle Guardie Nobili. Terminati i lavori, grazie ai quali peraltro sono emersi degli affreschi risalenti al Cinquecento, in piazza Castello sorgeranno l’Accademia delle arti e la residenza per artisti. Nell’ambito dell’assistenza alle persone con disabilità, la Fondazione sosterrà la cooperativa Il Ponte che gestisce la struttura Casa Matilde, cohousing sociale che aiuta chi ha una disabilità non grave ad essere il più indipendente possibile, soprattutto per quanto riguarda la gestione di una casa, anche in previsione del cosiddetto “dopo di noi”, il momento in cui vengono a mancare le figure familiari che si occupano dell’assistenza delle persone con disabilità. Casa Matilde, situata a Pieve di Coriano, verrà ampliata grazie alla costruzione di una struttura adiacente a quella già esistente, che comprenderà, oltre a piccoli appartamenti, anche aree comuni per lo svolgimento di attività di diverso tipo. —

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