Forlì cerca riscatto. Ma Palumbo è fuori – Sport

di Fabio Gavelli

“Andiamo a Casale Monferrato con lo spirito di rivalsa nei confronti della brutta sconfitta di domenica scorsa. Vogliamo presentarci come la squadra delle ultime 10 gare di campionato prima dell’ultima”. Coach Sandro Dell’Agnello punta al riscatto stasera al PalaFerraris (20.30) contro una J Basket che ha finora lo stesso ruolino di marcia dei biancorossi – 15 vinte e 14 perse – e che mira al miglior piazzamento possibile in vista dei playoff, comunque già in tasca.

Primo aspetto: vedere se la batosta casalinga contro Mantova è archiviata senza strascichi. “Dal punto di vista psicologico abbiamo accusato, e intendiamo rifarci”. Poi c’è sempre il tema infermeria, costante dell’intera stagione. “Palumbo sta seguendo il percorso di riabilitazione, ma al momento non è in grado di giocare. Non ci possiamo fare affidamento e molto difficilmente Mattia potrà rientrare nei playoff. La pubalgia è un infortunio antipatico, a Torino il play si sentiva di provare, ma dopo l’incontro ha avvertito dei postumi negativi”.

Attenzioni dunque rivolte all’ultimo match della fase a orologio contro i piemontesi, che non avranno ancora la giovane rivelazione Leonardo Okeke, infortunato. “Casale è una squadra che vuole appoggiare la palla dentro ai lunghi: Martinoni, che sa anche passare bene e Hill-mais, che è un finalizzatore – dice il tecnico livornese –. Poi può contare su un paio di buoni tiratori e di un tuttofare come Pendarvis Williams. Sarà dunque determinante la nostra capacità di difendere il post basso senza lasciare liberi i loro esterni sul perimetro”. Un successo per la Pallacanestro 2.015 Forlì targata Unieuro darebbe morale e permetterebbe anche di scongiurare l’improbabile accoppiamento con Udine, la corazzata del girone Verde. “Intanto vinciamo questa, poi vediamo chi ci tocca – taglia corto l’allenatore – . Certo, i friulani hanno qualcosa più di tutti gli altri”.

Le ultime due partite sono state accomunate dall’espulsione di Kalin Lucas: due episodi in pochi giorni non potevano passare inosservati. “Infatti il giocatore è stato chiamato dalla società, poi ha tenuto a fare un breve discorso alla squadra – rivela Dell’Agnello – . Ha detto di essere stato frainteso dagli arbitri per l’applauso che ha fatto, che voleva essere d’incitamento ai compagni. Comunque si è detto dispiaciuto e ha rassicurato tutti”. Non è raro che l’attaccante più talentuoso sia sottoposto a un trattamento piuttosto ruvido. “Infatti fin dal suo arrivo in Italia – aggiunge il coach – avevamo messo sull’avviso Lucas su cosa sarebbe accaduto: aspettati pure il gioco ’sporco’. Bisogna farci i conti”. Domenica scorsa ha lasciato a desiderare anche Erik Rush, che alterna brillanti prestazioni ad altre incolori, soprattutto in attacco. “Erik ci tiene tantissimo e sente molto il peso della responsabilità – conclude Dell’Agnello – Credo che qualche prova non ottimale sia dovuta al suo voler strafare”.