Nintendo Switch Sports, la recensione
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Avremmo pensato di scrivere la nostra recensione di Nintendo Switch Sports qualche anno fa; si tratta, del resto, di un gioco dall’elevato potenziale commerciale. Fa idealmente parte di “Wii Series” che, tra i franchise, è addirittura terzo tra quelli di Nintendo: lo troviamo sotto solo a Super Mario e Pokémon, e largamente sopra The Legend of Zelda. Perché, quindi, questo gioco non è uscito prima?
Crediamo che le ragioni principali possano essere due. La prima è che non si sposa benissimo col concept di Nintendo Switch. O meglio, ne esalta alcune caratteristiche, sia a livello interattivo (i motion control) sia identitario (condivisione dell’esperienza multiplayer): allo stesso tempo tuttavia ha dei controlli estremamente specifici, che lo rendono inaccessibile in modalità portatile. Non sarebbe stato molto coerente, quindi, lanciarlo assieme alla console. Lo ripetiamo: Nintendo Switch Sports non è compatibile con Nintendo Switch Lite, l’edizione tascabile e meno costosa della piattaforma, visto che non ha Joy-Con.
La seconda motivazione per cui abbiamo dovuto attendere tanto, probabilmente, risiede nella difficoltà di “tradurre” il brand. Wii Sports era legato anima e corpo a Wii: nei Mii, nella filosofia della console, nel nome stesso. E, infatti, il gioco è cambiato parecchio, per appartenere allo stesso marchio. I Mii sono supportati, ma i personaggi principali sono molto diversi: più belli, meno iconici. Lo stesso gioco ha assunto un titolo diverso, evidentemente: Nintendo Switch Sports. Si è fatto il possibile per dare continuità al progetto, adattandolo al contempo all’attualità del 2022: vedremo come reagirà il pubblico, per il quale ormai i motion control non sono più – da anni – una novità.
Nintendo Switch Sports è stato diretto da Yoshikazu Yamashita, che aveva già rivestito questo ruolo in Wii Sports (2006), Wii Sports Resort (2009) e Nintendo Land (2012). Inutile specificare quanto Nintendo Switch Sports possa essere importante per capire l’attuale “peso” commerciale di una serie che vive di estremi, dato che è stata capace di vendere più di ottanta milioni di copie con Wii Sports e meno di mezzo milione con un altro Wii Sports Club.
Controlli e multiplayer
Il sistema di controllo, come già detto e come saprete, è basato totalmente sui sensori di movimento. Si impugnano i Joy-Con staccati dalla console, che può essere utilizzata sia al televisore sia in modalità da tavolo. I Joy-Con sono estremamente efficienti, e la loro calibrazione è ben più veloce di quella dei vecchi Wiimote con Motion Plus: qui può capitare di doverli poggiare su un piano regolare (per ricalibrarli, appunto), ma succede raramente. I dubbi semmai risiedono sull’applicazione dei controlli nei singoli minigiochi, non nella qualità degli stessi.
Tutti gli sport, a eccezione del calcio, possono essere fruiti con un solo Joy-Con: una scelta che,…
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