Il sindaco chiama tutti i malati «Per loro è dura: li sostengo»

Squilli e messaggi WhatsApp di Borsari: «Chiedo come stanno e se hanno bisogno d’aiuto. Sono nati rapporti umani splendidi»

BORGO MANTOVANO. «Pronto, sono il sindaco. Ho saputo che ha il Covid, come sta? Non si preoccupi, se serve qualcosa sono qui». Oltre 150 fra telefonate e messaggi WhatsApp a tutti i cittadini che in queste settimane hanno contratto il Covid. A chiamare e scrivere Alberto Borsari, il sindaco di Borgo Mantovano.

«Più che far sentire la vicinanza della istituzione, voglio che la gente sappia che il sindaco si interessa personalmente di loro ed è pronto a darsi da fare se c’è un problema – spiega -. Per chi ha contratto il coronavirus è un momento difficile. Ci sono paure, preoccupazioni. Genitori che temono di contagiare i figli. Ragazzi che non sanno come torneranno a scuola. Anziani senza nessuno. La mia telefonata è un modo per sostenerli, per far capire che non sono lasciati soli».

Elenchi alla mano, dopo le 17 il sindaco si attacca al telefono: «Come reagisce la gente? Qualcuno è stupito, ma dopo un primo momento si entra in sintonia. Con i ragazzi preferiscono mandare un vocale WhatsApp, dalla loro voce capisco come stanno». L’impegno è notevole e destinato a crescere: «Speriamo che i contagi calino, ma siccome chiamo con il mio cellulare personale, molti poi mi richiamano se hanno bisogno di qualcosa. Lo chiedo io a loro, la cosa non mi disturba affatto. Anzi. Sono nati rapporti umani splendidi».