La rivincita con il destino di Michellini: il 14 novembre finalmente l’esordio

Il 29enne body builder aveva già raggiunto il professionismo nel 2017 ma ha dovuto ricominciare daccapo

MANTOVA. Raggiungere il vertice dopo tanti, tantissimi sacrifici per poi essere ricacciato indietro. Quindi, ripartire da zero per un’altra scalata ancor più irta di ostacoli, fatica, sudore. Una scalata terminata qualche giorno fa con la ri-conquista dell’agognata pro card.

Vincendo a Roma la San Marino Pro Cup, Carlo Michellini è ri-diventato professionista nella categoria Classic phisique di body building. E domenica esordirà «come primo mantovano arrivato a questo livello», ci tiene a sottolineare con orgoglio, alla Romania Muscle Feste Pro a Bucarest, uno dei più importanti eventi al mondo della disciplina targata International federation body building (Ifbb).

Carlo domenica salderà il conto col destino che già quattro anni fa gli aveva consegnato il pass di professionista al termine di uno straordinario biennio di vittorie, salvo poi strapparglielo di mano. Tra il 2016 e il 2017 erano infatti arrivate affermazioni prestigiose quali il titolo di Mister Olimpia a San Marino, l’Arnold Classic in Ohio e la Diamond cup a Milano. Il futuro da professionista gli si era quindi spalancato davanti per poi chiudersi di colpo per la separazione tra la Ifbb statuninense, che si è tenuta l’organizzazione della Pro League, e la Ifbb europea. «Poiché gran parte dei miei successi erano stati ottenuti sotto la sigla europea – spiega il 29enne bodybuilder – mi hanno detto che il mio passaggio al professionismo era annullato nonostante la vittoria all’Arnold Classic in Ohio». Non rimaneva quindi che ricominciare daccapo ma la delusione era stata talmente tanta che tra il 2018 e il 2019 le gare non vanno come dovrebbero. A inizio 2020 ci si mette pure il Covid con la chiusura delle palestre e lo stop forzato del lavoro di personal trainer. «Un pessimo periodo – riprende – in cui ho lavorato per la Cct, un’agenzia che gestisce la sicurezza degli eventi. Quindi mi sono trasferito a Modena dove studia la mia ragazza, Alessandra Melloni, il mio angelo che, insieme alla sua famiglia, mi è sempre stata vicina. Ho ricominciato ad allenarmi con Giuseppe Romano, un grande preparatore, e a seguire una bella clientela. Con un durissimo lavoro e anche grazie a una dieta particolare che mi concede solo riso, crema di riso, manzo crudo, salmone e avocado, ho raggiunto una forma perfetta e mi sento pure meglio di 4 anni fa». E i risultati si sono visti a Roma con il taglio del traguardo del professionismo che lancia il mantovano sui palcoscenici più prestigiosi.

«Ero già contento per questo – riprende – e con il mio preparatore pensavamo di programmare il debutto nel 2022 invece si è presentata questa opportunità in Romania dove vado senza grandi pretese». Alto 1,75, Michellini a Roma pesava 87 chili, rientrando nel limite di 89 concesso dalle tabelle richieste dalla categoria Classic phisique che segue canoni estetici. Tra i professionisti il limite di…