Setti: «Sì, dovrò cedere un club ma non ho già deciso quale»

Ufficiale il no alle multiproprietà, prima del 2024-25 addio a Mantova o Verona. «Valuteremo nei prossimi mesi, i tifosi stiano tranquilli: agiremo per il meglio»

MANTOVA. Adesso è ufficiale: prima dell’inizio del campionato 2024-2025 Maurizio Setti dovrà vendere il Verona oppure il Mantova. Nel Consiglio Figc di ieri (30 settembre) è stata infatti approvata la norma che prevede il divieto assoluto delle multiproprietà nel calcio. Si apre così per l’Acm un periodo importante, che dovrà chiarire il futuro del club. Un futuro per cui patron Setti dice che «sono aperte tutte le opzioni».

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha spiegato così la decisione, che era nell’aria da tempo: «Abbiamo stabilito per il futuro il divieto assoluto di qualsiasi multiproprietà e sancito il principio per gli unici due casi ufficiali esistenti (Napoli-Bari e Verona-Mantova, ndr), concedendo più di due anni e mezzo di tempo per avviare un percorso di cessione di una delle due società».

Il maggior azionista del Mantova, Maurizio Setti, forse non si aspettava un’accelerazione così immediata, ma ne prende atto senza scomporsi: «Ho letto della decisione. Gravina mi aveva detto che prima ne avremmo parlato, comunque adesso vedremo come affrontare la situazione. Un po’ di tempo c’è ma ovviamente dispiace che un progetto debba essere rivisto. Vedremo cosa fare, in questo momento non lo so».

Setti afferma infatti di non aver già preparato soluzioni: «Non ho assolutamente deciso nulla – assicura il presidente del Verona e patron del Mantova – e sul tavolo ci sono dunque tutte le opzioni». Tradotto: potrei vendere l’Acm ma anche l’Hellas.

«Prenderemo in mano il problema – aggiunge – e nei prossimi mesi vaglieremo la situazione, vedremo cosa converrà fare ed effettueremo le scelte necessarie».

Setti poi, invitato a farlo, si rivolge direttamente ai tifosi biancorossi: «A loro dico di stare tranquilli, ci muoveremo per cercare di fare il meglio possibile per il Mantova».

Se dovesse cedere il club di Viale Te può promettere che lo metterà in mani sicure? «Quello è ovvio, magari – continua poi con una battuta – chiameremo anche qui gli americani che stanno comprando tutte le società calcistiche italiane… Ironia a parte, di carne al fuoco in questo momento ce n’è tanta e bisognerà anche ragionare sull’imminente riforma dei campionati per capire che tipo di progetti si potranno fare. Su quel tema forse si farà un po’ più di fatica a mettere d’accordo tutti».

Dopo il Consiglio Ficg di ieri, infatti, Gravina ha parlato anche della riforma del calcio: «Siamo a buon punto – ha detto – . La Lega Nazionale Dilettanti mi ha detto che c’è condivisione così come le componenti tecniche e anche la Lega Pro. Ci dovremmo essere. Vorrei fare un passaggio con tutte le componenti e, se mi confermeranno questo, nel mese di ottobre vorrei far passare la proposta definitiva. Vorrei comunque…