Nove centesimi per ogni pagina web visitata: l’addebito truffaldino escogitato
[ad_1]
Alcune società
partner di WindTre avevano attivato sulle SIM dei clienti dell’operatore dei
servizi con modalità fraudolente che addebitavano 9 centesimi di euro ogni
volta che gli utenti visitavano una pagina web. L’ammontare massimo mensile era
limitato a un euro, in modo che l’addebito potesse nascondersi fra tutti gli
altri.
Tale ricostruzione è
stata riportata dal Corriere della Sera ed è emersa come parte dell’indagine
della Procura di Milano sui servizi attivati dai partner di WindTre e che ha
portato a un sequestro di 21 milioni di euro.
Per anni, infatti, sono stati attivati servizi a pagamento sulle SIM attraverso banner pubblicitari e messaggi ingannevoli allo scopo di spillare soldi dalle SIM degli utenti in modo certosino: il sistema della visita a pagamento delle pagine web è uno dei vari servizi attivi con l’inganno.
Sono coinvolte
Accenture e Vetrya, che ha annunciato un accordo con Open Fiber per la
connessione in fibra ottica fino a 10 Gigabit al secondo. Un ex consulente di
Accenture avrebbe confessato che i dirigenti di Vetrya gli avrebbero
chiesto di predisporre il sistema.
Vetrya è subentrata a Pure Bros come produttore di contenuti per conto di Wind a dicembre 2019. Ieri, 27
settembre, il giudice delle indagini preliminari ha preventivamente sequestrato
204 mila euro sui conti di Accenture e 109 mila euro su quelli di Vetrya.
[ad_2]
Read More: Nove centesimi per ogni pagina web visitata: l’addebito truffaldino escogitato