Pecchini: «Non sono sessista, ecco la verità. Accuse false, querelerò Leone e

MANTOVA. «Parlate ancora con questo pericoloso sessista?». Comincia con una battuta amara il colloquio con il vicepresidente del Mantova Gianluca Pecchini, travolto nei giorni scorsi da una bufera mediatica per le accuse rivoltegli dall’attrice Aurora Leone del gruppo comico The Jackall. Dimessosi dal ruolo di dg della Nazionale Cantanti «per salvare la Partita del Cuore che rischiava di saltare», ora a bocce ferme Pecchini racconta la sua verità e annuncia querela nei confronti della stessa Leone e del suo collega Ciro Priello.

Allora, è vero che ha chiesto ad Aurora Leone di alzarsi dal tavolo della Nazionale cantanti perché donna?

«Assolutamente no. Con modi garbati ho soltanto chiesto a lei e a Priello di accomodarsi a un tavolo vicino perché quello era riservato ai cantanti che avrebbero giocato. Per essere chiaro, quella sera c’era ad esempio anche l’ex proprietario del Mantova Alberto Di Tanno e ha mangiato pure lui in un altro tavolo, non quello della Nazionale».

Se le cose sono andate così, perché allora si è poi scatenato tutto questo putiferio?

«Forse loro si aspettavano un’accoglienza diversa, non saprei. Devo essere sincero, io non li avevo riconosciuti. Del resto la squadra dei Campioni della Ricerca, di cui Priello faceva parte, doveva arrivare il giorno dopo. Lui e Aurora avevano però chiesto di anticipare l’arrivo perché il viaggio da Napoli era lungo e l’organizzazione si è messa a disposizione. Tra l’altro, dalle carte mi risulta che Priello fosse convocato, mentre Aurora Leone lo accompagnava ma non doveva giocare».

Ok, ma dopo cena cos’è successo?

«Durante il pasto evidentemente i due hanno maturato un certo risentimento. Il loro manager, che è anche il proprietario di Fanpage, ha chiamato più volte la nostra addetta alla logistica lamentandosi. Così è stato informato Nicola Penta, che in qualità di responsabile della squadra Campioni della Ricerca, di cui Priello faceva parte, a fine cena ha chiesto che problemi c’erano. Da lì i toni si sono alzati e a un certo punto, prima che la cosa degenerasse, Penta ha invitato Priello e Leone a lasciare l’hotel».

Esclude che ci siano state frasi sessiste? Aurora Leone ha riferito che le avrebbero detto “il completino lo puoi mettere anche in tribuna, da quando in qua le donne giocano?»

«Non posso parlare per gli altri, ma è inverosimile. Nelle partite della Nazionale Cantanti sono state presenti più volte delle donne e chi nel 2021 potrebbe pensare che le ragazze non giocano a calcio?».

Dopo la denuncia di Leone e Priello sui social la Nazionale Cantanti ha pubblicato un post di risposta durissimo, poi cancellato. Cos’è successo?

«C’è stata una telefonata fra Ramazzotti e il manager dei due attori e gli artisti presenti hanno deciso così. La realtà è che la cosa è montata nella notte sui social e ci ha travolto. I fan degli artisti hanno cominciato a chiedere loro di abbandonare la Partita e c’è stata parecchia agitazione».

Un semplice post vi ha mandato nel panico?

«Diciamo che dove non sono riuscite le bombe a Sarajevo, i cecchini a Baghdad e le tensioni in Tibet, dove siamo stati negli anni, è riuscito un post. Ho…