L’Alto Mantovano risponde presente al Giro d’Italia: che festa

Da San Cassiano a Casalromano: un fiume di gente per applaudire i corridori. Tanto affetto per Edo Affini e Valerio Piva

MANTOVA. Chi continua a credere che Mantova non sia terra di ciclismo forse dovrebbe riavvolgere il nastro delle tappe virgiliane del Giro 2021. Un bagno di folla immenso, inatteso, stupendo. Prima la tappa del 21 maggio con l’omaggio a Learco Guerra e il passaggio in centro città, il 27 maggio il bis nel contesto della Rovereto-Stradella. L’Alto Mantovano protagonista, con circa 30 km di tappa sulle nostre strade. Ebbene, la gente ha risposto presente, con un entusiasmo davvero incredibile.

L’arrivo in terra mantovana da Pozzolengo, nel pieno delle colline moreniche. La fuga di 23 corridori ad anticipare il gruppone. Prima il passaggio a lambire Solferino per poi gettarsi nel leggerissimo sali e scendi in zona San Cassiano, poi il drittone dopo il Crocevia verso Medole.

In zona Cavriana la prima sorpresa: il fan club di Edoardo Affini, con in testa i genitori del cronoman di Buscoldo, ha colorato una delle rotonde. Un modo per far sentire tutto il calore dei tifosi nei confronti di un ragazzo che sta facendo grandissime cose in questo Giro d’Italia.

Poi, come detto, l’arrivo a Medole. E lì ecco un altro bagno di folla. Con un pizzico di goliardia che non fa mai male. Alle porte del paese infatti un gruppo di ragazzi ha addobbato tantissime pecore con dei fiocchi rosa. Sulla strada lo striscione “In attesa dell’immunità di gregge, Medole saluta il Giro”. Tante risate, qualche bicchiere di vino e birra e la voglia di passare un pomeriggio diverso all’insegna dello sport.

A Castel Goffredo centro addobbato a dovere e tantissime persone lungo viale Europa, con la carovana che è passata a pochi metri dal centro vaccinale allestito in zona Palasport. Tanto affetto per il Giro anche a Casaloldo e Castelnuovo, il tutto prima di apprezzare il calore di Asola.

Qui l’organizzazione ha cambiato i piani: modificato il percorso, con gli atleti che non sono passati dalla circonvallazione esterna ma hanno attraversato l’interno del paese. Piccola beffa: la rotonda per Casalmoro, asfaltata in fretta e furia, non è stata toccata dalla gara. Averla sistemata comunque non è certo un problema, anzi.

Infine il passaggio in provincia di Cremona dopo aver salutato gli sportivi di Casalromano. Lì, proprio al confine, altro calore nei confronti di Affini (accolto da uno striscione) e del ds mantovano Valerio Piva (salutato con entusiasmo da alcuni tifosi mantovani).

Una giornata, la seconda, di festa immensa. Con la speranza che le istituzioni di casa nostra, magari l’anno prossimo, possano investire sulla corsa con una partenza o un arrivo.