L’Acm nasconde gli allenamenti, i veneti solo la palla

Biancorossi sconfitti 2-0 dal Legnago

MANTOVA. Ancora una volta, nel momento di piazzare la zampata decisiva (o quasi) il Mantova crolla miseramente, ribadendo i limiti di una gestione che per tutto l’anno ha fatto vivere i tifosi sulle montagne russe, senza mai trovare un equilibrio. Il Martelli così diventa terra di conquista per la settima volta in questa stagione: ci passeggia perfino il Legnago quintultimo, che a tratti per la pochezza dell’Acm sembra il Real Madrid.

A fine gara mister Troise si prende «la maggior parte» della responsabilità, assolvendo i giocatori ai quali non ha «nulla da rimproverare». In realtà le colpe vanno ovviamente divise fra chi va in campo offrendo una prestazione sconcertante e chi ce lo manda evidentemente senza riuscire a motivarlo a dovere e a organizzare la squadra in modo da evitare di subire lezioni di calcio da chi arranca in coda alla classifica.

Per farla breve, si può dire che mentre in casa biancorossa ci si è affannati tutta settimana a nascondere allenamenti, alchimie tattiche e perfino l’elenco dei convocati, il Legnago si è limitato a nasconderci la palla. Detto ciò, il rammarico è quello di non aver colto la grande occasione per ipotecare l’accesso ai playoff approfittando delle prevedibili sconfitte delle inseguitrici Virtus Verona e Gubbio.

Non solo: con i tre punti del Martelli il Legnago si è rilanciato nella corsa salvezza, avvicinandosi alla Vis Pesaro che fra due settimane poteva arrivare a Mantova già salva o quasi e che invece probabilmente verrà a cercare punti per evitare i playout. Nonostante tutto questo, il Mantova resta decimo, in zona playoff, a tre gare dalla fine. E si giocherà tanto nella prossima trasferta in programma domenica (ore 15) a Gubbio. Uno scontro diretto da non perdere assolutamente. Mollare adesso sarebbe delittuoso.