Briani e la favola Roverbella: «In due anni due promozioni A fare festa anche la

Le squadre della leggenda/91. A metà anni Ottanta col patron Errati In panchina Polato e Galli, sul campo l’inossidabile difensore Peloso 

MANTOVA. Il Roverbella degli invincibili. Un’epopea che ha contrassegnato il cuore degli anni Ottanta, tra promozioni in serie e filotti interminabili di risultati utili consecutivi. Sconfitta come un parola bandita dal vocabolario, per una corazzata capace di impressionare su tutti i campi della provincia.

«La società era nata ad inizio anni Settanta – ricorda Marco Briani, libero e centrocampista della formazione degli anni Ottanta – ma vivacchiò in Terza per parecchie stagioni. La svolta arrivò con la nuova dirigenza che si insediò all’inizio del decennio successivo».

Al timone si posiziona patron Bruno Errati, imprenditore nel settore delle macchine da cucire, sostenuto da dirigenti come Barbieri e Bonafini. L’obiettivo, chiaro fin da subito, è provare a fare qualcosa di più. L’antipasto arriva nella stagione 1984-85 in Terza. In vetta va in scena un duello all’ultimo respiro con il San Pio X. Le squadre sono appaiate prima dell’ultima giornata. Tutto fa pensare ad uno spareggio.

Il Bancole, però, blocca il Roverbella sul pareggio senza reti, il San Pio X passa a Formigosa e festeggia la promozione per un solo punto. Una delusione che però non si tramuta in voglia di smobilitazione, ma in desiderio di provarci con ancora più convinzione. La stagione 1985-86 è una marcia trionfale. La promozione in Seconda arriva dopo aver dominato il torneo.

Merito di una difesa granitica, con il portiere Tescaroli a lungo imbattuto. Il gruppo di ragazzi del paese, rinforzato con alcuni innesti provenienti dal vicino Veronese, non ha rivali: tra gli elementi della rosa brillano Patuzzo, Piacenza, Colpo, Perfranceschi. In panchina c’è mister Polato. La promozione non basta al tecnico, che viene sostituito nella stagione 1986-87 da Galli. Il blocco storico viene rinforzato con giocatori come Peloso, capace di farsi onore in campo fino alla soglia dei cinquant’anni, Filippi, Mulatti, Pezzani.

«Ricordo un testa a testa emozionante per il primo posto con la Castellana – aggiunge Briani – L’andata si chiuse con i nostri rivali avanti di 5-6 punti. Se si considerano i due punti a vittoria, un margine non semplice da recuperare. Poi, dalla prima di ritorno, infilammo una serie di vittorie e risultati utili impressionante. Lo scontro diretto a Roverbella finì 1-0 con un mio gol. A fine stagione, vittoria del campionato, con primo posto matematico alcune giornate prima del termine, e promozione in Prima catgeoria».

La squadra resterà, poi, per diverse stagioni in Prima, collezionando tornei di ottimo profilo. «L’ambiente era molto unito e le vittorie di certo aiutavano – prosegue Briani – Ricordo le risottate al campo sportivo, il seguito crescente dei sostenitori del paese. E le feste in piazza per le promozioni, con tanto di banda musicale».

E soprattutto, i numeri record. «Dalla prima giornata del torneo di Seconda non…