«Don’t forget the Lyrics», la memoria prodigiosa di Silvia Contenti- Corriere.it
La televisione è anche questa: la storia di una signora dalla memoria prodigiosa che sa ripetere le parole di un numero sterminato di canzoni italiane e che ha vinto più di 100 mila euro. Lo so che quando si scrivono questi articoli fatalmente la concorrente cade, ma ormai la sua presenza in video è un caso di scuola. Si tratta di Silvia Contenti, lucchese doc ma che oggi vive a Rimini, che sta continuando a dettar legge a «Don’t Forget the Lyrics – Stai sul pezzo», il quiz-show musicale in onda sul canale Nove e condotto da Gabriele Corsi.
Ho riportato il nome delle due città perché, come succede spesso in Italia, i giornali locali di Lucca e Rimini si contendono la gloria della campionessa. Il programma funziona così: in ogni puntata, accompagnati dall’orchestra dal vivo, tre concorrenti si sfidano intonando le canzoni in una sorta di karaoke. C’è un momento della gara, però, in cui la musica si ferma e le parole della canzone scompaiono. In quel preciso istante, ogni concorrente deve continuare a cantare mantenendo la giusta intonazione e, cosa fondamentale per vincere, non deve sbagliare niente, neppure un articolo o una congiunzione. Non ho tenuto il conto delle apparizioni di Silvia Contenti, ma tra la stagione scorsa e questa, sono tantissime. Ricordo che per ben trentacinque volte ha cantano una canzone dall’inizio alla fine. Come faccia non lo so.
Ed è questa la parte più interessante di questa storia marginale. Bisogna risalire agli antichi aedi, agli artifici dell’arte mnemotecnica, al racconto di Louis Borges «Funes El Memorioso» («Funes o della memoria»), un giovane uruguayano dotato di tale memoria da impedirgli di relazionarsi, in quanto «nel mondo sovraccarico di Funes, non c’erano che dettagli, quasi immediati». Al contrario, Silvia Contenti è piena di relazioni. Diplomata presso l’accademia professionale biennale MTS-Musical! The School, ha fatto parte del cast di: «Robin Hood il Musical», «Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in technicolor», «RENT-No day but today», «80 voglia di… 80!». Uno s’immagina che per tutta la vita non abbia fatto altro che cantare. Ma non è così.
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