Il punto dopo Legnago-Mantova: elogi per tutti e adesso viene il bello

Un 2023 così non lo potrebbe scrivere nemmeno uno sceneggiatore di Hollywood. Da retrocessi sul campo a primatisti indiscussi e con la concreta possibilità di salire in serie B. Sì, lo diciamo a chiare lettere, perché ormai non è più il caso di nascondersi dietro a frasi di circostanza: un ritmo del genere lo tiene solo chi ha forza e qualità per puntare al bersaglio grosso. E allora da queste colonne, dove spesso negli anni ci siamo ritrovati a tirare le orecchie a società, allenatori o giocatori, tocca fare una standing ovation ai biancorossi.

Quelli che lavorano fuori dal rettangolo verde, per aver tenuto alto l’umore dopo aver toccato il punto più basso della storia Acm. Quelli che se la giocano in campo, perché una squadra così non era nemmeno possibile sognarla. Bella, trascinante, attaccata a club e città, empatica.

E allora ecco che il rito dei caroselli in trasferta diventa una sorta di rito collettivo, una chiamata alle armi per una piazza in festa. Alle porte, ora, c’è un po’ di meritato riposo. Non per tutti, perché in questo periodo toccherà al dt Botturi valutare se e come intervenire sul mercato. Detto che arriveranno giocatori duttili, ci sarà da stare attenti. Perché vanno trovati uomini con la testa in grado di inserirsi in un congegno quasi perfetto. Il dirigente bresciano ha dato prova di abilità e lungimiranza, siamo certi che si ripeterà in questa fase. Ha dalla sua un vantaggio: deve operare pochi ritocchi (un centrocampista in grado di giocare all’occorrenza in avanti, un difensore per sostituire Suagher) e potrà farlo dall’alto del primo posto che è un bel biglietto da visita quando ci si approccia a una trattativa.

Il tutto con un girone di ritorno alle porte che sarà durissimo, a cominciare da Padova. Ma diciamoci la verità: non vediamo l’ora di giocarcela quella partita. E già questo è un qualcosa di straordinario.