Maxi piano per Boboli, la rinascita parte con restauro Kaffeehaus
Per il Giardino di Boboli, vero e proprio polmone verde da oltre 33 ettari e museo a cielo aperto nel cuore di Firenze, è pronto un maxi piano da oltre 50 milioni di euro per la sua rinascita, che, nell’arco dei prossimi otto anni, lo renderà ancora più bello, accessibile e sostenibile sotto il profilo ambientale.
Al centro del progetto “Boboli 2030” vi è la valorizzazione dell’amplissimo patrimonio architettonico del Giardino, il restauro e il ripristino di sculture e fontane, il miglioramento della sua fruizione per i visitatori, la creazione di nuovi servizi, l’apertura di nuovi spazi, l’ottimizzazione delle risorse idriche, un nuovo sistema di illuminazione e videosorveglianza. “E’ un impegno concreto non solo per riportare Boboli alle glorie dei tempi dei Medici e dei Lorena, ma per andare oltre, e renderlo il miglior museo all’aperto al mondo”, ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, presentando il maxi piano.
E come atto simbolico della rinascita di Boboli, Schmidt ha annunciato la conclusione del recupero architettonico della storica Kaffeehaus, lavoro che ha compreso il ripristino degli affreschi settecenteschi e la realizzazione di un nuovo impianto di condizionamento e illuminazione. La suggestiva caffetteria granducale, dopo anni di chiusura al pubblico, riaprirà ad ottobre, attrezzata con bancone, tavoli all’interno e all’esterno, servizi igienici, e sarà dotata di un ampio giardino e di una terrazza panoramica affacciata sul panorama mozzafiato di Firenze.
“Il riscaldamento climatico impone al giardino storico più importante dell’Europa sofferenza e difficoltà, che richiedono risposte celeri e forti per proteggere il nostro patrimonio nel presente e per le generazioni future – ha spiegato Schmidt – Questa sfida straordinaria offre anche l’opportunità di sfruttare metodi mai utilizzati prima, potendoci avvantaggiare delle tecnologie ecosostenibili sviluppate solo in anni recenti. Penso anche ai circa cinquanta appartamenti e ai due ettari di giardino occupati, fino a pochi anni fa da privati, nell’ambito dello scandalo di affittopoli: ora che li abbiamo finalmente liberati, vengono ristrutturati e riconsegnati alla fruizione pubblica, con servizi per i cittadini finora impensabili. Servizi che di anno in anno si aggiungeranno all’offerta museale: dai depositi di ultima generazione per una delle collezioni di arazzi e tappeti più grandi al mondo, all’annesso centro espositivo per le mostre; ai tre punti di ristoro al Kaffehaus, al Prato dei Castagni e alle Pagliere; ai nuovi laboratori di restauro; al Centro didattico nella Palazzina di Annalena con ben sei aule; alle didascalie resistenti alle intemperie che renderanno ogni passeggiata in giardino un’esperienza illuminante e di crescita intellettuale”.
“Presentando il masterplan insieme al restauro della Kaffeehaus e dieci altri progetti appena conclusi o in fase di conclusione, più altri dodici progetti in corso di lavoro, vorremmo sottolineare e dimostrare in maniera tangibile che ‘Boboli 2030’ non è giusto un ghiribizzo o una lista di buone intenzioni – ha aggiunto Schmidt – È invece un impegno…
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