Ponte di San Benedetto Po, soddisfazione del sindaco: «Ho sentito il ministro determinato»

Quali le reazioni a San Benedetto Po all’indomani del sopralluogo al cantiere del ponte sul Po del ministro alle infrastrutture Matteo Salvini? Il sindaco Lasagna esprime un giudizio molto favorevole. «Ho sentito Salvini molto determinato, documentato sulla vicenda del ponte – afferma il primo cittadino –. È la prima volta che siamo riusciti a portare l’attenzione del Ministero su un piccolo centro ormai esausto per le troppe delusioni, consapevoli però che la nuova infrastruttura non servirà solo il nostro territorio ma sarà l’asse portante del traffico verso l’Emilia». Quanto alla tempistica Lasagna conta sulla promessa di Salvini di essere lui stesso presente all’inaugurazione del ponte entro la metà del suo mandato. Ne fa testo la stretta di mano scambiata con il ministro sul modello di quelle che un tempo sancivano i patti meglio di un documento scritto. L’unica preoccupazione è che, qualora fosse realizzato il famoso bypass, non diventi una provvisorietà consolidata. Dino Barbi di Confcommercio spera in una svolta positiva, confortato dal fatto che le promesse fatte a Roma a metà dicembre scorso stanno maturando in tempi rapidi con la venuta di Salvini. «La volontà c’è – dice – speriamo si arrivi al termine di questa sospirata opera per il bene di tutti, per dare la possibilità al nostro paese di recuperare almeno in parte ciò che è stato perduto: popolazione e attività che hanno preferito insediarsi altrove». Favorevole anche la valutazione di Lorenzo Capelli, presidente di Confartigianato. «Personalmente credo che Salvini sia venuto per sbloccare la situazione, poiché si è reso conto dei gravi danni creati da questo deficit di infrastruttura. Naturalmente ci sentiamo sempre un po’ col dente sollevato per le tante esperienze negative fin qui vissute». Pure il Comitato “Vogliamo il ponte” si dichiara soddisfatto e, per bocca di Paolo Lavagnini, afferma che «il buon risultato di essere arrivati al Ministero è frutto di un concerto di situazioni a cui hanno lavorato tutte le forze politiche». In conclusione si percepisce un’attesa sostenuta da maggior fiducia, anche se la cautela è d’obbligo visto le tante delusioni. Oriana Caleffi