Addio ai “magoni” arrugginiti di Marmirolo: l’industria qui rinasce

La crisi degli ultimi decenni si era mangiata progressivamente quanto costruito in generazioni. E la promettente onda di sviluppo sull’asse Mantova Brescia, si era di fatto spiaggiata a Marmirolo lasciando fra Porto e Malpensata decine di capannoni arrugginiti, edifici vuoti, aree abbandonate. Una situazione che Comune da un lato e privati dall’altro in questi ultimi anni stanno ribaltando. Una impresa titanica, ma che sta dando ottimi frutti. Al punto che proprio Marmirolo traina una rinascita produttiva di tutto rispetto per la zona.

Dopo l’acquisto di parte dell’ex Cima (l’azienda che produceva carri ferroviari) da parte di Filip, colosso della logistica con sedi in Romania, Germania e al Quadrante Europa di Verona, ora è stata venduta all’asta anche l’ultima parte del grande complesso industriale alle porte del centro cittadino.

Si tratta di capannoni industriali di superficie complessiva di 8.670,26 metri quadri e area esterna di 5.130. A partecipare alle aste, iniziate nel 2018 con un costo di 791mila euro, era stato anche il Comune, attirato dal costo sceso a 250mila euro e dall’estrema vicinanza con l’abitato. «Non abbiamo vinto, perché c’erano tre cordate concorrenti molto agguerrite – sottolinea il sindaco Paolo Galeotti – al punto che l’area è stata alla fine venduta per 421mila euro, un prezzo quasi doppio rispetto alla base d’asta, segno dell’importanza che viene attribuito al bene». Vincitore la San Bortolo srl, immobiliare padovana (le altre cordate erano bergamasche e veronesi) che nei prossimi mesi presenterà in Comune il progetto di recupero.

Sull’asse della Goitese, dopo l’alienazione dell’ex concessionaria Ford, è stato venduto il primo lotto, quello sul fronte strada, dell’ex Frau Flex, immenso capannone dal13 mila metri quadri. È finito per oltre 350mila euro ad una ditta locale. «La sistemazione dell’asse di via Di Vittorio che collega il centro all’area Malpensata, valorizzata di progetti di importanti immobiliari mantovane, e da qui alla nuova rotatoria di fronte a Bosco Fontana ha dato il via allo sviluppo di questo asse produttivo parallelo alla Goitese – conclude il sindaco – che cambierà volto all’area: da zona di capannoni dismessi, a nuove attività produttive».