Anche a Pieve di Coriano posti Covid esauriti, smaltite le code con altri ospedali

Superlavoro degli operatori sanitari, in Terapia intensiva tutti i letti occupati

BORGO MANTOVANO. Anche l’ospedale Destra Secchia di Pieve di Coriano, così come Asola, Bozzolo e Oglio Po sul confine cremonese, è ormai giunto alla saturazione dei posti letto Covid. Presidio situato a poca distanza dai confini regionali del Veneto e dell’Emilia sul fronte orientale del Mantovano, accoglie da sempre pazienti da fuori Lombardia.

«In questo momento – spiega il direttore di presidio, Piero Superbi – abbiamo i 26 posti letto di degenza Covid saturi. E anche i sette della Terapia Intensiva sono pieni. Purtroppo questa terza ondata pandemica del Covid 19 si sta rivelando molto impegnativa». Come si risolve il problema delle persone che si presentano al pronto soccorso e poi risultano positive al coronavirus? «In questo momento sta funzionando la centrale operativa a livello regionale che tiene monitorate entrate e uscite nelle aree Covid di ogni nosocomio – spiega il dirigente medico – le persone devono essere spostate con trasferimenti interni fra ospedali in base al posto libero più vicino. Noi in questo momento non abbiamo code in entrata avendo smaltito il pregresso».

Nell’ospedale, oltre ai letti Covid, prosegue, anche se in forma ridotta la normale attività di Pediatria, Ginecologia e Ostetricia nonché Radiologia e i laboratori. «I reparti di Medicina e Chirurgia funzionano per le urgenze, come tutti gli altri ospedali in rete e gestiti dall’Unità di crisi. Applichiamo il piano di emergenza che significa riduzione dell’attività e dei posti letto ordinari trasferendo in base alle indicazioni di gravità le funzioni verso l’area Covid».

Un trasferimento che comporta un superlavoro da parte di tutti gli operatori sanitari, dagli infermieri ai medici. «Da un anno sono tutti in trincea – spiega Superbi – senza mai cedere, anche se la fatica è tanta. Vanno solamente ringraziati per il grande sforzo che danno».

Al lavoro ospedaliero si aggiunge anche quello dei tamponi e delle vaccinazioni, attraverso il drive trough, che nel parcheggio vede attivata una linea Pfizer con 50 dosi giornaliere inoculate, numeri che raddoppiano nel weekend.